Alle origini di Mastantuono. Il crack argentino che avrebbe potuto sfidare Sinner
Il più giovane giocatore della storia del River Plate a segnare un gol con la maglia dei Millonarios avrebbe potuto sfidare Jannik Sinner. Invece Franco Mastantuono, che ha ben chiare origini mediterranee, ha scelto il calcio. Eppure con la racchetta alla mano, coi Canottieri, era un giovane e promettente talento, nel circolo dove si allenava Federico Delbonis, grande eroe argentino della Coppa Davis. "Aveva coordinazione e talento fuori dal comune, uno di quei giovanissimi che hanno qualcosa fuori dall'ordinario", ha avuto modo di dire Ignacio Poblet che all'Azul Banking Club allenò proprio Delbonis e poi il piccolo Franco.
Calcio e tennis
Franco Mastantuono, figlio di Cristian, responsabile di una scuola calcio ad Azul e di Sofia, laureata in sociologia e con una cattedra all'Istituto di Agraria, ha sempre tifato River Plate. A calcio il crack del River è mancino, la racchetta la usa invece col destro. "Voglio diventare professionista", dirà Mastrantuono, ai Nazionali Under 10. Solo che poi arriva il giorno della scelta, del bivio. Calcio o tennis? Nel 2018 è tra i migliori del paese, inizia il 2019 come numero 5 del ranking giovanile nazionale, ma arriva il momento del cambiamento.
Il River Plate
La squadra del cuore. Franco Mastantuono gioca a pallone dai 3 anni, nel 2017 fa un provino e da Nunez continuano a monitorarlo. Va ad allenarsi col River e un giorno, quando ci sono due tornei concomitanti, propende per quello di pallone. E' la scelta giusta. E' quella che lo fa entrare giovanissimo nella storia dei Millonarios e ora nelle cronache di mercato. 45 milioni di clausola. Il Milan fiuta il colpo da novanta.