11 aprile 2018, l'immondizia al posto del cuore. Dopo avere rimontato uno 0-3

L'11 aprile del 2018, al Bernabeu di Madrid, i padroni di casa ospitano la Juventus. All'andata Cristiano Ronaldo si era regalato gli applausi dello Stadium con una rovesciata che poi lo porterà proprio a Torino, in bianconero, concludendo la gara sullo zero a tre. Identico copione al ritorno, quando la Juve riesce a ribaltare incredibilmente il risultato, fino all'ultimo minuto.
Mandzukic segna due gol, poi insacca pure Matuidi. Al novantaduesimo però c'è un contatto in area fra Benatia e Lucas Vasquez, con l'arbitro Oliver che concede il rigore. Seguono proteste furibonde, l'espulsione di Gigi Buffon e il tiro di Cristiano Ronaldo che mette il punteggio sull'1-3 che non cambierà più, concedendo il passaggio del turno alle Merengue.
La frase consegnata alla storia, in quella serata, però arriva da Gianluigi Buffon, espulso dopo la concessione del rigore al Real Madrid. "All'andata non ci venne dato un rigore, stasera l'arbitro ha avuto il cinismo di infrangere il sogno di una squadra. Non so se lo ha fatto per un suo vezzo e per mancanza di personalità, ma un essere umano non può decretare l'uscita di una squadra. Uno così al posto del cuore ha un bidone d'immondizia. Se non puoi stare in campo in una partita simile, te ne stai in tribuna con moglie e figlia. Il Real Madrid ha meritato, ma l'arbitro doveva avere la sensibilità per capire il disastro che stava facendo .È riuscito a dare un rosso al sottoscritto, io non ho mai preso un rosso per proteste in vita mia, non sapendo forse anche che era la mia ultima partita. Magari pensava che avessi 25 anni, non ne ho idea".
