TMW - Cambio di rotta: la Serie A dice no al tesseramento dei giocatori da Ucraina e Russia
Le squadre di Serie A non potranno tesserare calciatori provenienti da Russia e Ucraina prima dell'ordinaria finestra di mercato estiva. Il massimo campionato italiano, secondo quanto appreso da TMW, ha infatti deciso di non allinearsi alle decisioni di FIFA e UEFA. A seguito dell'invasione, la confederazione mondiale ha infatti deciso, in deroga alle norme sui trasferimenti, di consentire ai club di tesserare fino a due calciatori stranieri provenienti dai due Paesi al centro del conflitto. Novità accolta anche da Nyon, che a inizio settimana ha comunicato la possibilità, per le società coinvolte nelle sue competizioni, di inserire in lista fino a un massimo di due calciatori in arrivo da Russia e Ucraina. Alla decisione della FIFA, per essere valida nei singoli campionati, devono pero aderire le singole federazioni e le leghe: in Italia, è arrivato quasi subito l'ok della FIGC. Via Rosellini, invece, ha scelto per non modificare le regole in corsa, nonostante in un primo momento sembrava esserci stata un'apertura.
No per ragioni sportive. Alla base della decisione dei club del massimo campionato, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, ragioni di natura sportiva. Cioè l'intenzione di non minare la competitività di un campionato alterando le regole, seppure per buone ragioni, a poche giornate dalla fine. Dal punto di vista umanitario, del resto, quasi tutti i club si sono già mossi singolarmente, e proprio oggi la Lega, nella prima assemblea presieduta da Lorenzo Casini, ha ribadito il proprio impegno a livello istituzionale e collettivo. Sulla stessa scia, per la cronaca, si è mossa la Premier League, in queste ore fortemente criticata in Regno Unito per aver deciso anch'essa di non consentire il tesseramento di calciatori provenienti da Ucraina o Russia, mentre la Liga spagnola ha invece seguito la strada indicata da FIFA e UEFA.