Bonolis su Suor Paola: "Allargava le braccia e sorrideva: così partiva dal 2-0"

Il conduttore televisivo Paolo Bonolis ha parlato ai media presenti all’esterno della Chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio prima del funerale di Suor Paola. Queste le sue parole raccolte da TuttoMercatoWeb.

Il ricordo di Suor Paola è legato all'istruzione?
"E' legato a tante cose. Alla So.Spe per esempio: abbiamo fatto tanti spettacoli per sostenere la sua iniziativa. I miei figli sono stati a scuola da lei. Poi la cosa più bella penso che l'abbia detta Padre Vittorio, sul fatto che lei riuscisse ad ottenere sempre quello che voleva semplicemente perché allargava le braccia e sorrideva. Quando una persona di fronte a te sorride e allarga le braccia ha già vinto 2-0. Dovrebbe impararlo anche il Presidente della Lazio (ride, n.d.r.)".

Le parole di Lotito su Suor Paola
Così il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato ai media presenti di Suor Paola: "Era una persona che si dedicava agli altri mettendo in piedi una forma di sussistenza per le persone meno fortunate tramite una casa famiglia che è diventata un punto di riferimento. Ha fatto tutto con cuore, passione, dedizione e con un sorriso disarmante".

Un ricordo da laziale?
"L'anno scorso mi portò un uovo di Pasqua che conservo ancora e una serie di fotografie della mia presidenza fatte per i bambini. Era una persona fuori dal comune che ha donato tutta se stessa per gli altri. Perdiamo un punto di riferimento. Avevamo anche iniziato un percorso con una fondazione che proseguiremo per dare una risposta ai bisogni della gente".

Parlavate di calcio?
"Faceva le battute, mi chiamava spesso e veniva in sede. Tra noi c'era un rapporto particolare perché nella vita non si vive di soli interessi".