United, Ratcliffe ammette l'errore: "Ci siamo sbagliati con Ten Hag. Chiaro dopo tre mesi"

Nella lunga intervista concessa a BBC Sport, il co-proprietario Sir Jim Ratcliffe si è lasciato ad alcune scottanti dichiarazioni inerenti al Manchester United, tra bordate ad alcuni giocatori presenti o meno in rosa attualmente, passando per gli evidenti problemi finanziari del club inglese e la riduzione dei costi tramite centinaia di licenziamenti di dipendenti. Con tanto di mea culpa sulla stagione da brividi in Premier League, visto che i Red Devils si trovano in 14esima posizione.
"Non siamo perfetti, siamo in un viaggio, e ci sono stati alcuni errori lungo il cammino, ma penso che - ha confidato Ratcliffe -, nel complesso, tutte le cose che stiamo facendo siano quelle giuste per il club. Sono d'accordo che le decisioni su Erik ten Hag e Dan Ashworth siano state degli errori. Penso che ci siano state delle circostanze attenuanti, ma in ultima analisi sono stati degli errori. Lo accetto e mi scuso per questo", ha riconosciuto.
Una sequela di errori: "Se guardi al momento in cui abbiamo preso la decisione su Erik (rinnovare il contratto fino al 2026, ndr), il team di gestione non era in carica da più di cinque minuti. È diventato più chiaro tre mesi dopo e ci siamo sbagliati, ma ci siamo lasciati alle spalle quella situazione. Penso che l'abbiamo corretto e oggi siamo in una situazione molto diversa", ha spiegato Ratcliffe.
Quanto all'ambizione di vincere la Premier League entro il 2028, entro il 150° anniversario del club. Con tanto di nuovo stadio: "Non penso che sia una missione impossibile. Penso che sia utile avere obiettivi e traguardi. Se guardi all'Arsenal, se guardi al Liverpool, se guardi al tempo che ci è voluto per sistemare le cose e tornare a vincere, probabilmente quello è il lato più breve dello spettro. Ma non è impossibile. Il club si troverà in un posto molto, molto diverso tra tre anni rispetto a dove è stato in passato, secondo me", ha aggiunto Ratcliffe. "Penso che diventerà il club più redditizio del mondo. Penso che probabilmente avremo uno degli stadi di calcio più iconici del mondo e penso che torneremo a vincere trofei".
