Canonico, addio al Foggia e occhi puntati su Taranto: nuova sfida all'orizzonte?

Dopo aver annunciato il suo imminente addio al Foggia, al termine di una stagione segnata da alti e bassi, Nicola Canonico sembra pronto a rimettersi in gioco. L'imprenditore barese avrebbe, secondo quanto riportato da Antenna Sud, messo nel mirino il Taranto, club escluso dal campionato di Serie C e attualmente in attesa di conoscere il proprio destino.
Mentre a Foggia si chiude un'era, contrassegnata da momenti di euforia ma anche da forti contestazioni, Canonico sembrerebbe intenzionato a ripartire dalle rive dello Ionio. Il club ionico, con un futuro ancora incerto e legato alle decisioni di Massimo Giove, potrebbe essere costretto a ripartire dall'Eccellenza. Una situazione complessa, ma che rappresenterebbe una nuova sfida per Canonico.
L'imprenditore barese sarebbe disposto a valutare un progetto di rilancio del calcio tarantino, una piazza storica e appassionata del panorama calcistico pugliese. Questa mossa, se confermata, aprirebbe scenari inediti per il futuro del Taranto.
Al momento non c'è nulla di ufficiale, ma i segnali indicano che Canonico è pronto a tornare in campo, con un ruolo di primo piano, anche lontano dallo stadio Zaccheria di Foggia.
“Sono arrivato a Foggia subentrando in un momento complesso - ha detto Canonico nel giorno del suo addio al club rossonero-, pagando le mensilità arretrate. Con Delio Rossi centrammo il quarto posto e affrontammo una straordinaria cavalcata nei playoff con la B sfiorata. Purtroppo arrivò la sconfitta in finale a Lecco e in seguito l’attentato all’auto di Di Pasquale. Poi le incertezze del terzo anno che ci hanno impedito di costruire una rosa competitiva. Un anno comunque dignitoso. Quest’anno un chilo di esplosivo al mio ufficio, vicenda che mi ha segnato. Una minoranza di tifoseria e stampa mi ha insultato andando oltre la contestazione sportiva. Volevo lasciare ma mio figlio mi ha esortato a proseguire. Abbiamo comunque allestito una bella squadra ma i risultati sono stati deludenti e ora ci troviamo a lottare per non retrocedere. Eziolino Capuano è stato uno dei più grandi errori della mia gestione. Il ds Leone ha scelto Zauri in piena autonomia, a gennaio ero convinto che fosse necessario intervenire sul mercato ma il direttore mi ha detto ‘se vuoi cacciami’. A quel punto gli ho mandato un atto disciplinare invitandolo ad allontanare alcuni giocatori nocivi. Voglio comunque precisare che Leone e Zauri non sono fuori, devono finire la stagione e tirarci fuori da questa situazione. Eventuali dimissioni saranno respinte”.
