Calabro si presenta: "Carrarese rosa top. Rivedere gestione della settimana e della mentalità"
"Ho fatto un subentro a Viterbo, era il 21 gennaio, più o meno lo stesso periodo di adesso: con la Viterbese vinsi la Coppa Italia Serie C contro il Monza, direi che andò più che bene. Arrivo a Carrara con grande voglia di lavorare e metterci tutto me stesso, è questa una mia caratteristica": nella conferenza stampa di presentazione, esordisce così il neo tecnico della Carrarese Antonio Calabro, annunciato questa mattina dopo che nella giornata di ieri era stato esonerato - un po' a sorpresa - mister Alessandro Dal Canto.
"Ho visto le partite - ha proseguito l'allenatore -, ho seguito l'andamento della situazione, e non sono presuntuoso da dire che qui vanno stravolte le cose: ci sono piccole cose che possono esser migliorare, e non solo tattiche, perché questo aspetto e i giocatori sono l'ultimo dei problemi. Devo solo incidere su di loro, dando una mano per capire come poter colmare il gap con le tre che ci sono davanti. Ma stravolgimenti non sono necessari, la rosa è ottima, e ai giocatori ho chiesto disponibilità; la società, poi, è d'accordo con me sulla gestione delle risorse umane, e ripeto, non tanto in campo, li ci sono caratteristiche positive, ma semmai sulla gestione della settimana e della mentalità. Perché questa si allena durante la settimana, no la domenica durante le partite".
Andando a un discorso più tattico: "La Carrarese non va sconvolta, un allenatore bravo è un mister che sa leggere i momenti, e vanno fatti i complimenti a chi c'era prima e ha dato peculiarità positive che vanno mantenute. Ripeto che c'è solo da colmare un gap, ma stravolgere non ha senso, e l'intelaiatura a livello di modulo non va cambiata: i correttivi serviranno solo per ergonomizzare le caratteristiche dei giocatori. E il loro atteggiamento, perché se paragono la squadra al Cesena, vedo solo una differenza di atteggiamento".
Sul raggruppamento: "È la prima volta che alleno in questo girone, lo avevo fatto da calciatore ma al tempo era la divisione verticale, quindi c'erano piazze anche del Sud, e sono curioso, volevo da tempo fare questa esperienza senza fossilizzarmi su una determinata geografia".