10 marzo 2007, il Manchester United umilia la Roma: è 7-1. "La più triste della carriera"

Il 10 marzo del 2007, all'Old Trafford, si gioca la sfida fra Manchester United e Roma. Un incontro che entra nella storia del calcio, perché i giallorossi vengono battuti largamente, con un 7-1 che non ammette grandi repliche. “Quando eravamo sul 6-0 per noi – disse Cristiano Ronaldo qualche tempo dopo – un giocatore avversario mi si è avvicinato e mi ha pregato di smetterla di fare dribbling, mi ha quasi supplicato di farla finita. Ovviamente, non dirò chi è stato. Altri suoi compagni, invece, mi hanno chiesto di spostarmi sul lato opposto del campo, mentre c’è stato qualcuno, decisamente con meno senso dell’umorismo, che mi minacciò e mi disse che mi avrebbe fatto del male. So che stavano biecamente cercando di farmi spaventare, ma questi commenti non mi hanno scalfito minimamente, perché ho continuato a giocare nello stesso modo”.
Il sospetto era Christian Panucci, anche se nessuno ne ha mai avuto conferma. Dopo diciannove minuti la partita era già sul 3-0 per effetto dei gol di Carrick, Smith e Rooney. Il centrocampista firmò poi la sua personale doppietta, Cristiano Ronaldo anche, il settimo è un sigillo di Evra. A niente servirà la rete della bandiera di De Rossi.
Francesco Totti, a fine partita, commentò così. "È la serata più triste della mia carriera, sette gol in Champions non li avevo mai presi. Al Manchester è girato tutto bene, ogni tiro è andato in porta. Abbiamo provato a rialzarci, ma in quelle condizioni era davvero difficile. Non ci abbiamo capito più nulla. Peccato, eravamo arrivati con grande fiducia. Vorrei rigiocare questa partita, sono convinto che non finirebbe mai così.
