Lamine Yamal si apre: "Non ho avuto la miglior infanzia del mondo, però mia madre..."

Lamine Yamal fa strabuzzare gli occhi anche fuori dal campo. L'asso spagnolo, classe 2007 del Barcellona, ha voluto ripercorrere la sua infanzia in un'intervista a DAZN dove ha riconosciuto prima di tutto gratitudine per gli sforzi compiuti dalla madre nell'educarlo e crescerlo, nonostante le difficoltà: "Le dico sempre che le sono grato perché, per quanto fosse difficile per lei, mi ha fatto vedere solo il bello. Io forse non ho avuto la miglior infanzia del mondo, ma lei faceva in modo che io non vedessi nulla di brutto. Mi faceva vedere solo le cose belle", ha ringraziato a distanza.
Oltre a questo poi, nel corso della chiacchierata Yamal si è soffermato anche sugli insulti razzisti ricevuti al Santiago Bernabéu: "Se avessimo perso, forse avrei pensato 'perché mi dicono questo o quello'... ma alla fine si tratta di godersi la vita. Quando una persona ti insulta... è probabile che sia nata così... che abbia dei valori che non sono i giusti. Non bisogna farci caso. Bisogna andare avanti. Alla fine, chi sta in campo sono io e chi sta festeggiando il gol sono sempre io", ha ricordato il 17enne.
Il fatto. "Che ti dicano quattro sciocchezze i tifosi avversari non deve importarti. È il contrario. Quando ti dicono quelle cose, significa che stai facendo molto bene", ha spiegato dopo la partita contro il Real Madrid di Ancelotti (lo scorso 26 ottobre). Lo stesso club madrileno che ha denunciato gli insulti razzisti rivolti a Yamal e che ha annunciato "misure disciplinari e legali" che hanno poi portato all'arresto di tre persone.
