Sette giorni alla fine. Il PSG alza la posta ma l’Inter chiede 20 milioni per liberare Skriniar
Meno sette, compreso il mercoledì iniziato da poche ore. Siamo agli sgoccioli di un mercato non particolarmente ricco, acceso, in casa Inter, soltanto da quel che sarà a giugno. L'addio di Milan Skriniar è ormai una certezza, la rottura di Sistici, pubblica e non particolarmente apprezzata in viale della Liberazione anche per questo, non lascia alcun margine di manovra e di speranza ai tifosi. Il tema, lo raccontiamo da giorni, è capire quando.
Il Paris Saint-Germain si spinge a 15 milioni di euro. Dalla Francia circolano diverse voci. La prima: a Parigi in questo momento considerano complicato arrivare subito a Skriniar, il focus è su un attaccante. La seconda: Campos è pronto ad alzare comunque la posta, a spingersi fino a un'offerta da 15 milioni di euro. Cioè quel che realisticamente il club transalpino dovrebbe poi versare a luglio come premio alla firma al difensore slovacco.
L'Inter sonda, ma quell'offerta non basta. Partiamo dalla fine: i nerazzurri, a queste cifre, non mollano il colpo. Troppo delicato toccare gli equilibri a questo punto della stagione, troppo complicato arrivare a un sostituto soddisfacente in così poco tempo e con un'iniezione di risorse molto relativa. La musica potrebbe cambiare se il PSG si spingesse a quota 20: sono soltanto cinque milioni, ma fanno una bella differenza. A una settimana dal gong, dipende anche da quando dovesse arrivare questa eventuale offerta: se troppo tardi, impedirebbe altre mosse. Perché l'Inter il mercato lo sonda comunque, a questo punto non potrebbe fare altrimenti. I nomi sono quelli già circolati: Milenkovic, Scalvini (nei giorni scorsi incontro col suo procuratore, ma il tema dovrebbe essere il rinnovo di Bastoni e qualche passettino avanti in tal senso), Schuurs come idee di alto profilo. Becao, Djidji, Smalling (quest’ultimo più un vice De Vrij in realtà e neanche troppo calda come ipotesi a oggi) soluzioni meno dispendiose.