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Da Bonucci a Buffon fino a Di Livio: cosa pensano i grandi ex Juve del flop di Motta

Da Bonucci a Buffon fino a Di Livio: cosa pensano i grandi ex Juve del flop di MottaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:45I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

Mister Thiago Motta sta perdendo quota nel mondo bianconero. Seppur ancora supportato dalla società, a partire dal Managing Director Football Cristiano Giuntoli, il tecnico italo-brasiliano non ha infatti più troppi consensi neanche tra i grandi ex della Vecchia Signora. Per non parlare dei tifosi, che sembrano ormai averlo totalmente scaricato. Da Leonardo Bonucci a Gianluigi Buffon fino ad Angelo Di Livio, questo martedì tanti ex Juve (e non solo, vedi Cassano) si sono pronunciati sulla situazione a dir poco scomoda di Motta: di seguito le dichiarazioni più interessanti.

Leonardo Bonucci: "Se vuoi vincere subito a giugno cambi e prendi Conte, sennò dai tempo a Motta e Giuntoli di creare le basi per tornare vincenti. Mi aspettavo sicuramente una crescita maggiore, ora bisogna compattarsi per l'unico obiettivo rimasto, che è comunque una magra consolazione. Motta ora ha un progetto altalenante, ma bisogna dargli fiducia almeno un altro anno per creare i presupposti per vincere. Certo, anche lui deve crescere. Deve imparare che allenare la Juve è un mondo a parte, è intelligente e deve capire quali sono i tasselli da mettere a posto. Anche a Bologna fece fatica all'inizio, ma alla Juve si gioca per vincere, è tutto diverso. Non è giusto caricarlo di responsabilità dopo 8 mesi, ma deve fare un passo in avanti anche a livello comunicativo. Dire siamo tristi e dispiaciuti non basta. Ho fiducia che restando Thiago possa venire fuori qualcosa di positivo. Ha permesso alla Juve di dominare le partite a livello di gioco, ma non significa vincere. Con la crescita dei giovani e l'inserimento di 2-3 giocatori di livello, la prossima stagione avrai le basi per poter ribartire con uno scalino in più. Oggi non ha una rosa da titolo, ma se avesse vinto con l'Atalanta, non dimentichiamoci, che la Juve sarebbe stata lì a lottare per lo Scudetto".

Angelo Di Livio: "Non voglio essere banale, ma i giocatori devono capire dove sono e la maglia che indossano. Se non vogliono fare riferimento alla Juve dei mie tempi, andassero a vedere le partire di quella in cui militava gente come Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio e un certo Mario Mandzukic. Quello è attaccamento alla maglia, saper vestire una maglia importante e storica come quella bianconera. Contro l'Atalanta è stata una serata veramente umiliante perché poi vedere la gente abbandonare lo stadio è stata una pugnalata la cuore. Non doveva assolutamente succedere, per tutto ciò che era già accaduto: l'eliminazione in Champions League, poi in Coppa Italia. La Roma contro l'Empoli ha giocato con la terza squadra e ha preso a pallonate l'avversario. Per carità, non voglio fare confronti di questo tipo, però così non si può andare più avanti. So che tanti se la stanno prendendo con Motta. Io non lo assolvo, ma voglio accusare anche i calciatori, anche loro sono responsabili, altrimenti è troppo facile. Da Thiago mi aspettavo un cambiamento radicale, anche rispetto alla sua mentalità di giocare a calcio".

Gigi Maifredi: "Credo che se Thiago vuole bene alla Juve deve tirare fuori qualcosa di più. Mi colpiscono le negatività che circondano la Juventus. Una di queste è la sconfitta con l'Atalanta interpretata come un fallimento. Guardate che la Juve aveva già dimostrato di non essere all’altezza per avere velleità in campionato, lo aveva già fatto con le eliminazioni in Champions e Coppa Italia. Inoltre, bisogna tenere conto di tutte le difficoltà che ci sono all’interno: giocatori scontenti, allenatore scontento, giocatori scontenti dell’allenatore. Tutte cose che limitano una squadra che non è così scarsa come si vuol far credere”.

Marco Tardelli: "La situazione non è bella, ma credo che Thiago Motta abbia la possibilità di prendersi il posto in Champions e quindi di portare avanti il proprio lavoro. Il percorso è appena iniziato, ma certamente c'è un po' di confusione. I giocatori sono importanti e devono poterlo avvertire sempre, mentre dalle sue scelte sembra quasi che sia il tecnico a ritenersi più importante di loro. Otto capitani schierati sono troppi. Anche la società è stata un po’ assente in questa fase di profondo cambiamento".

Antonio Cassano: "In questo momento Motta è improponibile, non può avere lo status per allenare la Juventus. Visto che il disastro è stato fatto, a Giuntoli direi che, tornando indietro, non avrei mai mandato via Allegri. Come giocatori, i bianconeri sono molto più forti dell'Atalanta, i cui interpreti sono diventati fenomeni grazie a Gasperini, che è un genio. Quando si andrà a cambiare il tecnico, bisogna fare anche una ramanzina a Giuntoli, che ha messo la faccia sui calciatori che ha preso e anche sulla scelta di mandare via Allegri".

Gianluigi Buffon: "Probabilmente le cose non stanno andando come vorrebbero, ma mancano ancora dieci giornate e tanto vale attendere il finale e vedere se in questo rush può accadere qualcosa di sorprendente, e sorprendentemente positivo. Io me lo auguro".

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