9 marzo 2002, due gol clamorosi di Seedorf contro la Juve. Il derby d'Italia finisce 2-2

Il 9 marzo del 2002, a San Siro, va in scena il derby d'Italia. Da una parte c'è l'Inter di Hector Cuper, quella di Ronaldo, di Vieri e di Gresko. Dall'altra la Juventus di Marcello Lippi, di Tudor e Trezeguet, per dirne due che poi andranno a segno proprio in quella gara. C'è però un protagonista assoluto con la maglia nerazzurra ed è Clarence Seedorf. L'olandese, ex Real Madrid e prima ancora Sampdoria, non era ancora stato scambiato per il cartellino di Coco, utile più per le plusvalenze che non ad ambo le squadre. Poi il Milan ci guadagnerà, l'Inter decisamente no, ma questa è un'altra storia.
Protagonista, appunto, quasi da Oscar. Perché porta in vantaggio gli uomini di Moratti dopo cinque minuti, con un sinistro che va dritto in porta dopo una respinta corta della difesa. Incrocio dei pali, Buffon battuto, è l'inizio delle danze e si potrebbe già assegnare il gol più bello della partita. Il pareggio arriva con una zuccata di Trezeguet, da attaccante consumato. Poi Tudor, nella seconda frazione, con una girata spedisce sul palo più lontano per il 2-1 che sembrerebbe griffare il match.
Sarebbe una mazzata anche allo Scudetto, perché le due squadre erano pressoché appaiate in classifica. Al minuto 91 ecco la maglia: palla che esce verso la metà campo, finta su un avversario e tiro dai 35 metri: come nel primo tempo la sfera finisce all'incrocio. Un gol da cineteca per il 2-2 finale, anche se la conclusione dell'annata sarà il 5 maggio, con quel Lazio-Inter 4-2 che diventerà storia per una serie infinita di fattori.
