Lazio-Roma, tra un'identità ritrovata e nuove consapevolezze

Stasera alle 20:45 si gioca Lazio-Roma. Il derby, quello che blocca una città intera, quello in cui i numeri contano fino a un certo punto, perché poi parla il campo.
La Roma fuori casa non vince dal 2017, ma ogni ciclo ha una fine. E magari questa è la sera giusta. Due punti separano le squadre in classifica, ma la distanza vera si misura nella fame, nella voglia di lasciare il segno. La Roma arriva con fiducia: 15 risultati utili consecutivi, una solidità ritrovata e una consapevolezza che cresce, giorno dopo giorno. La Lazio crea, segna, ma lascia anche tanto. In mezzo Rovella e Guendouzi sono stanchi, e lì bisogna colpire.
Sulle fasce, attenzione a Zaccagni: uno che il derby lo vive, lo sente, lo accende. Ha già fatto male, lo può rifare. Ma dove lui spinge, lascia spazio. E lì si può far male anche la squadra di Ranieri.
I giallorossi, oggi, anche se hanno un’identità ben precisa, hanno ancora un’anima che si sta formando. La squadra deve ancora prendere le misure di chi è senza il fuoriclasse argentino. E questa partita può essere uno specchio per capire dov’è arrivata, ma soprattutto dove vuole e può andare.
Sulla carta la Roma parte favorita, ma il derby azzera un po’ tutto: pronostici, statistiche, logica. Resta solo la verità di chi lotta, di chi ha il coraggio di guardare in faccia l’avversario e non abbassare mai lo sguardo.
La Capitale tra un paio d’ore sarà come ferma, pronta a trattenere il fiato fino al fischio di inizio, Poi, da lì piano piano capirà come smaltire la tensione accumulata. Se con un urlo di gioia o un grido di rabbia.
