Juventus-Lecce 2-1, le pagelle: Yildiz MVP, Krstovic attivo. Vlahovic versione assist-man

Risultato finale: Juventus-Lecce 2-1
JUVENTUS
Di Gregorio 6,5 - Due belle parate, entrambe su tiri dall'interno dell'area di rigore. Non è facile rispondere presente quando viene sollecitato così poco. Esente da colpe sul gol di Baschirotto.
Kalulu 6 - Pioli diceva che la sua naturale evoluzione, nel calcio italiano, era quella di terzo di difesa. E probabilmente ha ragione perché in questa posizione è comodo, per le spaziature e per la possibilità di accompagnare l'azione.
Renato Veiga 6 - Meriterebbe anche mezzo punto in più per la serietà nell'interpretazione del ruolo, ma Krstovic un paio di volte gli sfila via.
Kelly 6 - Quando può si lancia in avanti, dietro mantiene un buon livello d'attenzione per quasi tutta la partita.
Nico Gonzalez 6 - "A destra sono più comodo", dice nel pre-partita. E, pur senza brillare, lo dimostra subito dopo in campo. Trova le combinazioni di catena e se la cava bene anche in non possesso. Dal 76' Conceiçao s.v.
Locatelli 6,5 - Sa usare bene sia il corpo che i piedi, specie quand'è in serata come in questa notte. Fin dai primi minuti viene molto cercato dai compagni, tanti palloni passano dai suoi piedi.
Thuram 7 - La titolarità era in dubbio perché pareva non fosse al meglio, ma il campo ha detto il contrario. La sua fisicità fa la differenza in zona centrale, è un elemento imprescindibile per la manovra sia in fase di sviluppo che di rifinitura. E poi che belli i suoi passaggi e che forti le sue discese.
McKennie 6,5 - Viene adattato da esterno di sinistra, ma viene molto in mezzo al campo, tant'è che tocca oltre sessanta palloni, vince quasi tutti i duelli (tre su tre a terra, due su tre in aria) e chiude col 92% di precisione passaggi: numeri che la dicono lunga sulla bontà della sua prestazione. Dal 67' Cambiaso 6 - Incide subito e impegna Falcone con un buon tiro.
Koopmeiners 7 - Torna al gol 40 giorni dopo l'ultima volta, ma soprattutto dimostra che messo nella sua posizione preferito, e nel sistema di gioco che ha fatto le sue fortune a Bergamo, sa come incidere. Ha anche la possibilità di regalarsi la doppietta. Dal 68' Weah 6 - Entra e se la cava bene in ambo le fasi in un finale di gestione.
Yildiz 7,5 - Sì, questa è la sua posizione. Non più larghissimo in fascia, ma nel vivo del gioco, negli spazi stretti, perché uno con la tecnica del numero 10 devi fargli toccare più palloni possibili per avere sempre più sprazzi di bellezza. Chirurgico il tiro a giro per il 2-0. Una gioia per gli occhi. Dal 90' Savona s.v.
Vlahovic 7 - La sensazione è che avesse solo bisogno di fiducia perché ora che ce l'ha gli riescono tante giocate che prima gli mancavano, come il bel movimento e la bella rifinitura per Koopmeiners in occasione dell'1-0 e la velocità dell'appoggio sul 2-0. Non ancora il vecchio goleador, ma se fa due assist a partita... Dal 67' Kolo Muani 5,5 - Troppo spento, tocca pochi palloni.
Igor Tudor 7 - Due parole-chiave: verticalità e velocità. "Passa e vai", ripete più volte ai suoi in partita, sintesi della sua filosofia. Appena recupera palla o consolida il possesso, la Juventus attacca rapidamente la porta con tutti i suoi effettivi e raccoglie immediatamente i frutti. Ora la squadra si diverte e a tratti gioca pure bene. First mission completed per il nuovo mister.
LECCE (A cura di Marco Pieracci)
Falcone 6 - La Juve rivisitata di Tudor è più famelica della versione precedente, non riesce a saziare l'appetito di Koopmeiners e Yildiz. Evita il tris, volando sul sinistro di Cambiaso.
Baschirotto 6 - La difesa diventa a 3, ma si dimentica di leggere il libretto delle istruzioni: tiene in gioco Vlahovic sull'1-0. Imperioso lo stacco sul gol, la riapre col secondo centro di fila.
Gaspar 6 - Esposto alle correnti bianconere, è il più penalizzato dal poco filtro: gli arrivano un po' da tutte le parti, si arrangia come può.
Jean sv- Rientro sfortunato, un rinvio scarabocchiato prima di andare al tappeto. In ogni caso, troppo poco per poter essere giudicato. Dall'11' Tiago Gabriel 6 - Dentro senza preavviso, si allinea alle difficoltà del reparto giallorosso. Bene nella ripresa, viene fuori alla distanza.
Danilo Veiga 6 - Esordire da titolare all'Allianz Stadium è un bel banco di prova con cui misurarsi, McKennie non lo fa stare in ansia. Dal 78' Helgason 6,5 - Escluso un po' a sorpresa, gli basta un quarto d'ora per lasciare il segno: serve l'assist a Baschirotto, poi sfiora il pareggio.
Coulibaly 5,5 - Aggressione poco convinta sul palleggio elegante della Juventus che scorre veloce, Locatelli e Thuram lo bypassano con troppa facilità.
Pierret 6 - Gioca una discreta quantità di palloni, non lo fa sempre nella maniera giusta però cerca di portare un minimo di raziocinio in mediana.
Gallo 5,5 - Con il nuovo modulo gode di maggior protezione quando decide di sganciarsi, Di Gregorio lo stoppa ma era partito in fuorigioco. Dal 46' Sala 6 - Nico Gonzalez lo tiene basso, quando esce alza il baricentro.
Pierotti 5 - Fa arrabbiare Giampaolo, per l'interpretazione pigra del ruolo: a tratti scoraggiato sulla trequarti, non fa i movimenti richiesti dal tecnico. Dal 56 N'Dri 6 - Più esplosivo, la sua velocità crea imbarazzo alla Juve.
Morente 5,5 - Tanto movimento al quale non corrisponde però un'adeguata efficacia in fase offensiva: tenta una rovesciata acrobatica senza successo.
Krstovic 6,5 - L'unico a dare segni di vita in avvio, si mette in proprio per ovviare alla scarsa assistenza: combatte con Renato Veiga, colpisce un palo. Dal 46' Rebic 5 - Attacca poco la profondità, l'indice di pericolosità crolla. Evanescente, nell'unica occasione non sfrutta un regalo di Thuram.
Marco Giampaolo 5,5 - Rinnega per la prima volta il 4-3-3 per frenare l'emorragia di risultati, ma non sembra questa la partita giusta per fare degli esperimenti. Non convince la scelta di rinunciare a Helgason, così come quella di togliere Krstovic dopo un tempo. Perdere a Torino ci sta, ma è il sesto ko di fila.
