Muriel: "Così ho deciso di lasciare l'Atalanta per Orlando. Scudetto? La Dea può farcela"
Nel giorno di Atalanta-Real Madrid Luis Muriel ha rilasciato una intervista ai taccuini della 'Gazzetta dello Sport'. "Com’è stato questo primo anno lontano dall’Italia? Particolare. Un anno fa non mi vedevo lontano da Bergamo, poi è arrivata questa offerta da Orlando che risultò convincente sia per me che per l’Atalanta. Mi sono trasferito negli Stati Uniti pensando che la MLS fosse un campionato meno complicato, però attenzione: il livello tecnico è inferiore rispetto all’Italia, ma si corre davvero tantissimo. L’approccio è stato strano, poi mi sono ambientato: ci siamo qualificati per i play-off e siamo arrivati in finale di Conference. Abbiamo una squadra competitiva che punta a vincere il prossimo campionato".
Sulle ambizioni dell'Atalanta, questo il pensiero di Muriel: "Se a dicembre sei in vetta alla classifica, hai il dovere di puntare al titolo. L’Atalanta vola alto da tanti anni e i ragazzi ormai sono abituati a un certo tipo di pressione".
Infine, Muriel ha espresso il suo pensiero su Gian Piero Gasperini: "Avevamo un rapporto ottimo. Ricordo che ero appena arrivato nello spogliatoio e, davanti a me, rimproverò un compagno dicendogli che era forte ma che, se non avesse dato il 100%, non lo avrebbe mai fatto giocare. Con Gasp è così: se fai quello che ti chiede, diventi parte di un progetto meraviglioso. La sua Atalanta è una delle poche squadre che giocano esattamente come desidera l’allenatore. Questo rende Gasperini uno dei migliori al mondo".