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Più Napoli, meno Inter. Magia Ndoye, segnale Juve. Colpo Lazio, crollo Dea

Più Napoli, meno Inter. Magia Ndoye, segnale Juve. Colpo Lazio, crollo DeaTUTTO mercato WEB
martedì 8 aprile 2025, 09:00Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Con la conclusione della 31ª giornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori

Bella partita tra Bologna e Napoli: un tempo per uno e le due squadre continuano a correre verso i rispettivi obiettivi. Nel primo tempo domina la squadra di Conte, ma il Bologna risponde alla grande nella ripresa, togliendo il respiro agli azzurri e costringendoli a soffrire fino alla fine. Il Napoli mantiene invariato il distacco dall'Inter e, considerando il turno sfavorevole, è un bel segnale.
La squadra di Italiano conferma che lotterà fino all'ultimo per la zona Champions: attenzione, perché il terzo posto è molto vicino.
Da segnalare i due gol che rappresentano perfettamente la stagione delle due squadre: la magia di Ndoye, un colpo di tacco meraviglioso che sottolinea il campionato magico del Bologna, e il gol di Anguissa – corsa, forza e qualità – tutto ciò che il Napoli sta mettendo in campo per realizzare un sogno.
Questi due ragazzi si meritano un cuore grande.
La Juve di Motta non c'è più, ora si vede la Juve di Tudor, che alla seconda uscita conquista ancora il cuore. Contro la Roma all’Olimpico si è vista una bella Signora: pressione feroce, velocità nello sviluppo della manovra, determinazione e verticalizzazioni sempre presenti.
Da sottolineare anche i cambi di Tudor, che hanno tenuto sempre viva la squadra. Un bel segnale della Juventus in ottica Champions.
Un messaggio forte arriva anche dalla Lazio, che vince a Bergamo contro l’Atalanta. Vittoria importante e pesante per la squadra di Baroni: un successo costruito e voluto con determinazione, in cui è emersa la forza del collettivo.
Tutti hanno lottato per conquistare tre punti fondamentali. Prestazione totale, con Rovella dominatore del centrocampo, affiancato da un ottimo Belahyane.
Una vittoria che rilancia le ambizioni Champions della Lazio. Squadra rigenerata: Baroni merita rispetto.

Due di Picche

Non ce ne voglia Inzaghi, ma a Parma l’Inter butta via tre punti. Fortuna che c’era Sommer, altrimenti sarebbe potuta andare anche peggio. Male la squadra nerazzurra: un solo tempo giocato, e nemmeno straordinario, anche perché Sommer si è superato con due parate di livello.
Possiamo dire senza esagerare che nel primo tempo l’Inter ha provato a fare qualcosa, ma nella ripresa è stato il Parma a prendersi la partita, con merito.
A prescindere dalle spiegazioni di Inzaghi in conferenza pre-Bayern di Champions, i cambi non hanno convinto: l’uscita di Lautaro e Calhanoglu ha rafforzato il Parma.
È vero, quando si gioca su tre fronti e si è a fine stagione qualcosa si può perdere, ma in questa fase i dettagli fanno la differenza.
Occhio, Inzaghi: certe scelte si possono pagare care.
Dopo questo turno la classifica non cambia, ma il Napoli esce rafforzato.
Contro la Fiorentina, ancora una volta, il Milan si è spento e riacceso. Un albero di Natale sempre collegato… peccato che siamo ormai in primavera e le luci natalizie sono fuori stagione.
Questo Milan è uno scempio: in difesa errori che non si vedono nemmeno nelle scuole calcio, in attacco tutto dipende dalla giornata di qualche singolo.
Una stagione vissuta tra alti e bassi continui.
Il pareggio contro la Fiorentina allontana il Milan dall’Europa e, sinceramente, per quanto visto in campo, questa squadra non merita l’Europa, di qualsiasi competizione si parli.
Serve un cambiamento importante, nel rispetto della storia del club.
Bisogna trovare dirigenti, allenatore e giocatori all’altezza di questo glorioso club. Guardando la struttura attuale, è difficile capire chi possa restare. Serve una rivoluzione totale.
Dalla rivoluzione Milan, all'involuzione Atalanta.
La Dea, contro la Lazio, rimedia la terza sconfitta consecutiva.
Pur riconoscendo la grande partita della squadra di Baroni, va detto che l’Atalanta è svanita: non gioca più, tira poco, corre meno. Male in tutto, anche negli atteggiamenti. Le facce di Retegui e Lookman al momento delle sostituzioni parlano chiaro.
Il giocattolo si è rotto e, personalmente, continuo a pensare che Gasperini abbia molte responsabilità: le sue dichiarazioni sul futuro hanno minato le fondamenta della squadra.
Gasp ha costruito, Gasp ha distrutto.

Jolly

Il Jolly di giornata lo pesca la Lazio.
Il tecnico Baroni fa entrare Isaksen e il danese cambia la partita, non solo con il gol vittoria, ma anche con la prestazione.
Un giocatore di qualità, capace di dare continuamente una scossa alla gara.
Dribbling sempre pronto e tanto impegno anche in fase difensiva.
Un calciatore esplosivo.

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