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Lotta scudetto: Conte il più convincente. Motta è finita. Ranieri vede la Champions

Lotta scudetto: Conte il più convincente. Motta è finita. Ranieri vede la Champions
ieri alle 12:20Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Con la conclusione della 28ªgiornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori
Continuo a pensare, ormai da tempo, che l'Inter sia mentalmente più predisposta per la Champions in questa stagione. Allo stesso tempo, però, non molla niente e contro il Monza ha reagito da grande squadra. Devo essere sincero: non avrei mai pensato di vedere i nerazzurri sotto di due reti contro l'ultima in classifica, ma la rabbia e la determinazione messe in campo nella ripresa sono state comunque impressionanti. Questa squadra non vuole mollare nulla, e pensare al triplete è giusto: anzi, bisogna crederci. Bene ha fatto Inzaghi giorni fa a ricordarlo, indicando il numero tre con le dita nel post-Champions.
Sul campo mi ha colpito Calhanoglu: si merita un bel cuore. Ha guidato l'Inter e la sua mappa di movimento ha colorato tutto il campo in maniera evidente. Il pallone sembrava attratto dai suoi piedi come una calamita: 106 tocchi, 91% di precisione, 6 passaggi chiave e un grandissimo gol. Un faro sempre acceso in mezzo al campo. Con un Hakan così, la squadra di Inzaghi può tutto.
L'Inter chiama, ma il Napoli risponde. Gli azzurri in questa giornata conquistano tre punti perché, contro la Fiorentina, ci mettono tutto: organizzazione, determinazione e tanto, tantissimo cuore. Sì, perché la squadra di Conte è completa. Il doppio play funziona: Gilmour e Lobotka garantiscono qualità e intensità, formando una coppia perfetta. Davanti, gran lavoro di Lukaku, come al solito, e di Raspadori. Nasce la "LuRa". Le intuizioni tattiche e la capacità di cambiare di Conte fanno la differenza. Per questo, il Napoli nella lotta scudetto mi convince più di tutti.
L'Atalanta, invece, è travolgente. La squadra di Gasperini è in modalità rullo compressore: a Torino ha spazzato via la Juve, facendo tutto quello che voleva. Un gruppo impressionante che, in trasferta, centra la quarta vittoria consecutiva, segnando 16 gol e subendone solo uno. La Dea oggi fa ancora più paura perché, senza coppe e con una rosa di alta qualità, tutto è possibile. Crederci è d'obbligo.
Ranieri ormai ha conquistato tutti. Il suo lavoro è chiaro ed evidente: la Roma è cresciuta tatticamente e mentalmente, e i giocatori sono stati rigenerati. Contro l'Empoli, la squadra giallorossa ha dominato, creando tante occasioni e collezionando molti tiri in porta. Quinta vittoria consecutiva: la zona Champions non è così lontana.
Tra le note positive di questa giornata ci metto anche Lazio e Udinese, che nel posticipo pareggiano 1-1. Qualcuno potrà sorridere, ma l'Udinese conferma l'ottimo momento: nelle ultime sei partite ha conquistato 14 punti, meglio ha fatto solo la Roma. In questo momento, giocare contro la squadra di Runjaic non è facile… chiedete a Conte. Un pareggio positivo anche per la Lazio: la squadra di Baroni è in riserva e, considerando le defezioni e l'impegno europeo, meglio un punto che zero. Ora serve stringere i denti, gestire le forze e recuperare un po' di energia durante la sosta, in attesa del rush finale.

Due di Picche
Pesante sconfitta interna della Juventus contro l'Atalanta. Un KO che fa rumore, allontana la Juve dalla vetta e mette a rischio persino la zona Champions. Questa sconfitta mina in maniera pesante il lavoro di Motta, battuto da Gasperini sotto ogni profilo. La Juve non ha mai impensierito l'Atalanta: male tatticamente e mentalmente, Motta ha perso su tutti i fronti. Dopo un 4-0 interno di questa portata (l'ultimo risale a 57 anni fa), per il tecnico della Juve andare avanti è complicato, se non impossibile.
Un'umiliazione difficile da superare per i tifosi, per la società e per i giocatori. Chi vi scrive ha provato a sostenere questa idea, ma oggi tutto è compromesso. Se alla partita aggiungiamo anche le dichiarazioni post-Atalanta, il quadro è ancora più disastroso. La "scusa scudetto" e i giovani sono solo alibi. Invece di parlare così, sarebbe stato meglio – e doveroso – presentare le dimissioni. Una settimana fa ho scritto "Motta fino alla fine", oggi scrivo: è finita. Non sono certo tifoso delle mie idee.

Jolly
Questa settimana il jolly va al Parma. Contro il Torino finisce 2-2, un pareggio ottenuto sempre in rimonta. La squadra di Chivu va due volte sotto, e per due volte ci pensa Mateo Pellegrino a rimettere il match in equilibrio. Due colpi del giovane argentino che portano ossigeno puro al Parma. Niente male questo ragazzo: in tre partite ha già realizzato due gol. Impattante.

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