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Il Derby racconta che Svilar ha parato anche l’impossibile

Il Derby racconta che Svilar ha parato anche l’impossibileTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 07:45Serie A
di Debora Carletti

Non è stata una Roma impaurita, ma nemmeno una Roma diversa da quella vista appena una settimana fa contro la Juventus. Il derby dell’Olimpico si è chiuso sull’1-1, un pareggio che rispecchia l’equilibrio – carico di tensione e aspettative – che si è respirato dentro e fuori dal campo.

Un punto che tiene entrambe le squadre ancora agganciate alla zona Europa, ma che le allontana un po’ di più dalla Champions, complice il successo della Juventus contro il Lecce.

Il match si è acceso con il gol di Romagnoli, e poi riassestato da una perla di Soulé, che ha ristabilito la parità. Ma se si dovesse raccontare questa partita con dei numeri, non sarebbero quelli del tabellino, bensì: 6, 21, 36, 60 e 74. No, non sono da giocare al Superenalotto, ma sono i minuti in cui Svilar ha compiuto i suoi cinque miracoli. Parate decisive che hanno tenuto a galla la Roma. Non è la sua prima prestazione da applausi, ma in un derby così tirato, al suo terzo da titolare, resteranno impressi più i suoi interventi che i gol segnati.

Dall’altra parte, però, pesa anche l’assenza – più mentale che fisica – di Artem Dovbyk. L’attaccante ha vissuto una serata da spettatore non pagante: appena 16 tocchi in 84 minuti, 5 palloni persi, nessun tiro, nessun duello vinto, nessun dribbling riuscito. In pratica, mai entrato in partita.

Sulla carta, proseguire con la striscia positiva può dare fiducia, soprattutto considerando il livello degli avversari. Ma i numeri fanno luce su una triste verità: se la Roma dovesse mantenere questo ritmo anche nelle prossime sei gare (Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino), arriverebbe a quota 60 punti. E a quel punto, l’Europa che conta rischierebbe di restare solo un sogno sfocato.

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