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Morata. Inter: la scelta per la difesa. Napoli: il vero obiettivo di Conte. E il nuovo colpo dell’Atalanta…

Morata. Inter: la scelta per la difesa. Napoli: il vero obiettivo di Conte. E il nuovo colpo dell’Atalanta…TUTTO mercato WEB
mercoledì 17 luglio 2024, 21:24Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ho capito che Zingonia è un po’ quella che in Dragon Ball chiamavano “stanza dello spirito e del tempo”, in cui la gravità risulta dieci volte superiore a quella del pianeta terra e un anno trascorso al suo interno corrisponde a un solo giorno all’esterno. Entri e ne esci diverso, tant’è che anche il prezzo del cartellino non è mica più lo stesso. Sì, è vero, sono anni che va così e non dovremmo più stupirci. Diamine, però, hanno comprato Koopmeiners a 14 milioni e adesso la Juventus è lì lì per sborsarne 60 pur di portarselo a Torino. 40 e un giovane, dicono. Fa poca differenza, tanto il giovane che arriverà varrà poi 4 volte tanto, come Lookman e Hojlund. C’è poco da fare, l’accoppiata Gasperini-Percassi va che è una meraviglia, ora non dobbiamo far altro che attendere la prossima asta del fantacalcio per capire quanto male saremo disposti a farci per acchiappare Matt O’Riley (fortissimo).

Inter: Purtroppo a Milano non hanno la stessa capacità di spesa dei bergamaschi. Sembra un paradosso, ma aiuta a capire quanto stia cambiando il calcio. Anche per questo è necessario iniziare a guardare un po’ di più ai giovani e infatti, dopo Topalovic, un altro 2006 è appena sbarcato a Milano: Alex Perez, difensore che Inzaghi inizierà subito a valutare, visto che tra gli accordi c’è quello di farlo allenare quasi sempre in prima squadra (dovrebbe comunque giocare per la Primavera). Ma questi sono programmi che poi definiranno con maggiore chiarezza più avanti. Di sicuro nella serata di oggi arriva a Milano Zielinski, accompagnato da suo procuratore. Se volete una foto con lui, piazzate la sveglia all’alba giovedì e andate al Coni attorno alle 8, lo troverete lì per l’idoneità sportiva. Procedono bene anche i dialoghi per Cabal, c’è già l’accordo con il calciatore, bisogna invece ancora limare qualcosa con il Verona, ma ci siamo. Valutazione: 10 milioni di euro, minuti complessivi giocati in A, meno di 2000. Forse la stanza dello spirito e del tempo ce l’hanno anche a Verona.

Milan: Dopo un lungo girovagare, Ibra ha trovato la punta e se l’è scelta a immagine e somiglianza. In fondo ha sempre giocato un po’ a sentirsi Dio. Morata è ormai prossimo a diventare un calciatore rossonero, oddio, di Ibra gli manca un po’ di potenza e qualche gol, però è un signor centravanti e come lo svedese saprà legare i reparti. Quattro anni di contratto e 5 milioni di euro a stagione, la prima pietra è stata finalmente posata. Adesso si può procedere col resto. Dopo l’attaccante, il difensore, l’altro punto cardine. Il sud dopo il nord, ma in questo caso non ci sono clausole e la forbice con il Salisburgo è ancora ampia prima di poter mettere le mani su Pavlovic, obiettivo numero uno per dare maggiori certezze (anche fisiche) a Fonseca.

Juventus: Giuntoli è entrato in punta di piedi per poi stravolgere tutto. Allegri è un ricordo, a Vinovo spira ormai vento di cambiamento e per l’inizio del campionato saranno parecchie le facce nuove che dovranno presentarsi per la prima volta. Ma Chiesa? Non può mica filare tutto liscio, ognuno deve avere il proprio intoppo e Federico rappresenta per Giuntoli la carta dell’imprevisto al Monopoli. Se non lo vendi devi tornare indietro, nel senso che forse non riesci a fare il difensore che vuoi. L’Aston Villa lo prenderebbe più che volentieri, ma Chiesa non ci sente, si è messo in attesa del grande club e questo un po’ nuoce alle esigenze di mercato bianconere, che però possono già bearsi di acquisti importanti come Thuram, Di Grogorio e Douglas Luiz. Il lavoro procede bene, non c’è che dire.

Napoli: L’Inter vuole Buongiorno? No, va al Napoli. L’Inter vuole Hermoso? No, va al Napoli anche lui, forse. Prima bisogna fare spazio, ci sta. Tutti da Antonio Conte, che qualcosa in sospeso con i nerazzurri ce l’ha, eccome se ce l’ha. La macchina comunicativa è partita, a Milano la conoscono benissimo. Fa più o meno così: “Non nominate la parola scudetto. Siamo nettamente inferiori agli altri e la classifica dell’anno scorso dimostra che dobbiamo sudare per arrivare tra le prime 4. Inoltre non sappiamo come finirà il mercato”. Qualcuno gli crede? In cuor suo, Conte, medita la rivincita (giustamente!) e strapperebbe con la bocca il prossimo scudetto dalla maglia nerazzurra. Con l’aiuto di Lukaku… che arriverà (ma solo dopo aver piazzato Osimhen). Si preannuncia un gran bel campionato. 

Southgate si è dimesso. Se pensate “beh, è normale”, vi siete persi un pezzo.

Mbappé ha fatto una scelta “anche” per la sua carriera, ci mancherebbe, ma trasformarlo in un martire che va a Madrid perché sceglie “il calcio” (c’è chi lo ha fatto), anche no, eddai.

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