Giuliano Giuliani, il campione dimenticato dal Calcio
Antonio Di Gennaro è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione radiofonica di TMW Radio, per ricordare Giuliano Giuliani, ex portiere che nella sua carriera ha militato anche in Napoli e Verona, scomparso nel 1996 e che oggi avrebbe compiuto 63 anni: "Quando arrivò dovette sostituire un portiere con cui vincemmo lo scudetto, ovvero Claudio Garella, un'eredità importante. Ma era molto forte, aveva uno stile e una tecnica veramente elevata, personalità in campo mentre fuori era taciturno. Sono stati tre anni belli, poi andò al Napoli".
Quali erano le sue caratteristiche in porta?
"Giuliano stilisticamente era diverso da Garella, ma tecnicamente era molto forte. Negli allenamenti a volte aveva degli atteggiamenti apatici, e Bagnoli cercava sempre di stimolarlo".
C'è un episodio o una sua partita in particolare che ricordi?
"Era un toscanaccio, dalla battuta colorita semplice. Ricordo una partita di Champions che pareggiammo contro la Juventus: facemmo una partita strepitosa e lui toccò forse due palloni e a fine partita disse che eravamo stati molto bravi e che non aveva potuto mostrare le sue qualità".
È un peccato che non abbia potuto vincere qualcosa col Verona
"L'anno dopo lo scudetto in campionato non facemmo bene, invece in Coppa Campioni potevamo andare avanti, potevamo toglierci qualche soddisfazione in più. L'anno dopo ci qualificammo in Uefa e lui contribuì come tutti facendo un grande campionato. Il terzo anno arrivammo ai quarti di finale in Coppa Uefa, dove fummo eliminati dal Werder Brema. Poi lui andò al Napoli, avendo dimostrato tutto il suo valore; si tolse quelle soddisfazioni che a Verona si tolse Garella. Era un portiere forte. Per via della malattia, mi è dispiaciuto soprattutto che sia morto solo".