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Dall’inciampo dell’Inter (con Palacios) alla nuova-Juve (con Nico), fino all’Atalanta da scudetto (con Bellanova) e il Napoli da raddrizzare (con Lukaku): 20 pensieri per 20 squadre

Dall’inciampo dell’Inter (con Palacios) alla nuova-Juve (con Nico), fino all’Atalanta da scudetto (con Bellanova) e il Napoli da raddrizzare (con Lukaku): 20 pensieri per 20 squadre TUTTO mercato WEB
mercoledì 21 agosto 2024, 16:02Editoriale
di Fabrizio Biasin

Venti pensierini di terza elementare per altrettante squadre di serie A, alla luce di quel che ci ha raccontato la frizzantissima prima giornata.

In rigoroso ordine di classifica.

Atalanta
Qui non si tratta di profetizzare se questa squadra sarà in grado vincere lo scudetto oppure no, qui si tratta di analizzare il comportamento del club: si muovono da campioni e agiscono da big del calcio europeo, sia in entrata che in uscita. Retegui e Brescianini sono due fette di torta, Bellanova la ciliegina. A Lecce privi di Koopmeiners e Lookman: 0-4. Fenomeni.

Juventus
Non è il 3-0 al Como a spostare i giudizi, ma l’atteggiamento in campo. Una roba che non si vedeva da tempo all’Allianz. Thiago Motta ha idee tattiche moderne, chiarissime e carattere in abbondanza per sfidare eventuali critiche e attacchi. Se Giuntoli riuscirà a piazzare gli ultimi colpi (Koop su tutti… arriverà) allora la Signora potrà davvero puntare al titolo.

Verona
È il caso di iniziare a parlare del signor Sean Sogliano, professione ds. Insieme a Baroni ha realizzato un piccolo grande miracolo, ora ci riprova senza paura. Zanetti: “Ci sono giocatori che non conoscevo neppure io”. Garantisce Sean.

Lazio
Qui mi gioco il jolly. Castellanos è degnissimo erede del monumento Ciro Immobile. Amici fantacalcistici, svenatevi: quest’anno ne farà tanti. E attenti a Dele-Bashiru, sembra avere i numeri.

Milan
Non è stata una bella “prima”, ma ci sono due cose da dire: 1) Un tecnico ha il dovere di dare un valore ai suoi giocatori, soprattutto quelli che si sono fatti tutta la preparazione. Dalla prossima giornata toccherà ai titolarissimi, ma certe scelte servono per cementare il gruppo. E il gruppo c’è. 2) Leao non sarà mai un problema per il Milan. Qualcuno dice “va responsabilizzato”, io penso il contrario: con meno pressione addosso renderebbe il triplo. E per toglierli pressione deve crescere il resto del gruppo che - questa è una semi-certezza - con Pavlovic, Fofana e Morata è più forte di quello passato.

Genoa
Gilardino non è un pirla. Vitinha non è un pirla. Ma, attenzione, fare a meno di Gud e Retegui non sarà semplice. Per fortuna è arrivato Pinamonti, altro attaccante su cui scommettere in serenità. E si cerca ancora una punta con le caratteristiche “alla Gudmundsson”.

Inter
Son risuonati allarmi apocalittici tipici dei nostri giorni. Il pareggio del Ferraris fa male per una questione di punti persi, ma la prestazione non è mancata affatto. Oggi capiamo se Palacios sarà il nuovo rinforzo della difesa (offerta da 6.5 milioni + bonus), dopodiché la rosa (almeno numericamente) sarà al completo. Chiesa non sarà un rinforzo per l’attacco, può diventare un’opportunità solo e soltanto se andrà a scadenza (difficile). È una rosa perfetta? Impossibile a costo zero. È una rosa forte? No, è fortissima.

Torino
Cairo sa far soldi come pochi e questa cosa fa incazzare i suoi tifosi, che ingoiano plusvalenze e temono di non avere mai una squadra da “grande salto”. Ma una cosa l’abbiamo già vista: Vanoli è stata una gran pescata.

Bologna
Per anni abbiamo trattato Orsolini come uno che “è bravo ma…”. Questa deve essere la sua stagione: per continuità, giocate, atteggiamento, leadership. La prima è stata parecchio incoraggiante.

Fiorentina
La Viola ha cambiato tanto, tantissimo, forse persino troppo. Presto perderà anche Nico Gonzalez, non uno qualunque. Le possibilità per far bene ci sono eccome, ma Palladino dovrà crescere ancora più in fretta di come ha fatto (benissimo) nel suo esordio in panca con il Monza.

Parma
Ci son squadre che salgono in A e pensano agli stravolgimenti, altre che procedono con la continuità. Il Parma lotterà per la salvezza, ma ha le armi giuste (il gruppo) e un allenatore parecchio sottovalutato (Pecchia) per vincere la sua sfida.

Udinese
È tutto talmente “esotico” che potrebbe anche funzionare. Di sicuro in Friuli hanno scoperto un grande portiere.

Cagliari
Quando perdi un tecnico come Ranieri perdi moltissimo. A Cagliari sono stati bravi a scegliere un “piccolo Ranieri”, Nicola, uno che “sa come si fa”. Ma per avere qualche certezza in più avrebbe bisogno di un paio di rinforzi.

Empoli
Ogni anno l’Empoli viene data come serissima candidata alla retrocessione, ogni anno stupisce. A Empoli sanno fare calcio, ora persino stadi. Quanto ai prati… beh, lì tocca dare una sistemata e anche in fretta.

Monza
Passare dalle “vacche grasse” agli investimenti oculatissimi non è semplice per nessuno, figuriamoci in provincia. È possibile che sia una stagione di sofferenza, ma in Brianza lo sanno perfettamente.

Roma
Tiene banco la questione Dybala, non potrebbe essere altrimenti. La possibilità di risparmiare sull’ingaggio fa gola al club e gli permetterebbe di riattizzare un mercato che è partito benissimo (90 milioni investiti su Le Fée, Soulé e Dovbyk) ma poi si è inceppato. Servono tre pedine (centrocampista, terzino, esterno) e una cosa più di tutte: fidarsi di De Rossi, tecnico valido e persona saggia.

Venezia
Le certezze del Parma sono meno visibili a Venezia. Serve qualcosa in più, soprattutto quelle pedine indispensabili per dare a Di Francesco la possibilità di fare Di Francesco. Altrimenti… non prendi Di Francesco.

Como
La prima uscita ha lanciato segnali inquietanti. La Juve è forte, ma di fronte ha trovato un Como troppo leggero. In casa lariana fin qui hanno fatto “troppo”: troppi acquisti, troppe cessioni, troppe scelte interessanti ma complicate. Serve qualche certezza in più: per fortuna la società ha disponibilità e il tempo per mettere pezze c’è (Nico Paz, gran colpo). E comunque mai sentenziare dopo soli 90 minuti.

Napoli
Pessima partenza: della squadra, ma anche di Conte. Certe dichiarazioni funzionavano in passato, quando l’ex Ct poteva fare il bello e cattivo tempo perché aveva certezze in campo. Ora le certezze (insieme al mercato, Lukaku arriverà) le deve dare lui, tecnico più pagato della serie A insieme a Inzaghi.

Lecce
Gotti è la soluzione.

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