Zaire Emery sposa il PSG: "Qui da quando ho 8 anni, ho fatto il raccattapalle. È il mio club"
Nonostante sia un classe 2006 - ma questo è un fatto impressionante ormai solo in Italia e in pochi altri Paesi -, Warren Zaire-Emery sta diventando uno dei punti cardinali imprescindibili del Paris Saint-Germain. Il club transalpino ripone grande speranza in lui, come la piazza che ha deciso fin da subito di coccolarlo. A maggior ragione quando è stato chiamato in Nazionale maggiore da Didier Deschamps con stelle rinomate e campioni del Mondo 2018.
In un'intervista concessa a So Foot 100% Ados, Zaire-Emery ha raccontato la trafila che ha passato prima di giocare con la maglia del PSG al Parco dei Principi: "Sono arrivato al PSG che avevo otto anni. Sono passati... 10 anni! Ho sempre amato il club, con i miei genitori, la mia famiglia. Andavo al Parco dei Principi quando ero piccolo, guardavamo le partite, ho fatto il raccattapalle. Quindi, veramente, è il mio club".
Aggiungendo l'emozione di lavorare e giocare con fuoriclasse dal calibro di Messi e non solo: "Ho avuto la fortuna di allenarmi con grandi stelle. Penso a Messi, Neymar, Mbappé, Sergio Ramos, Marco Verratti. Li guardavi e prendevi esempio. Sono giocatori con un talento che è fatto per il calcio, che puoi solo guardare e ascoltare i consigli che ti danno. Beh, con la lingua era complicato, perché ero giovane, non capivo bene né lo spagnolo né l'inglese. Ora va meglio. Non capisco tutto, ma va bene (ride). Però passavano attraverso quelli più grandi che traducevano, e io ho sempre ascoltato quello che mi veniva detto. Mi serve ancora oggi".
Infine, il trequartista francese voluto inviare un messaggio d'amore al suo PSG: "Il mio primo gol con il Paris Saint-Germain, e la mia prima partita da titolare in Champions League, negli ottavi di finale contro il Bayern Monaco. Sono stati i momenti in cui ho provato più emozioni".