Juventus contro Inter è una sfida per decidere chi giocherà con Mbappé

Domenica sera la super sfida tra Juventus e Inter, una gara che guarderà con profonda attenzione Didier Deschamps. Perché sul campo, con tutta probabilità, ci sarà uno scontro a distanza tra due attaccanti che si giocheranno il ruolo di numero 9 della Nazionale transalpina. Ne parliamo nel Podcast di oggi di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio.

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Il Real Madrid ha vinto faticosamente 2-3 contro il Manchester City nel primo round dei playoff di Champions League, una gara segnata dal duello tra Haaland e Mbappé. Il norvegese, nonostante la sua doppietta, non è riuscito a evitare la sconfitta per la squadra di Guardiola, mentre il francese, con un colpo di stinco ha pareggiato momentaneamente i conti in un momento critico per i Blancos.

Durante la trasmissione CBS Sports Golazo, l'ex leggenda dell'Arsenal Thierry Henry ha risposto all'ardua domanda su chi preferirebbe allenare tra i due: "Chi vorrei? Mbappe, ogni giorno (…). Per un allenatore, può giocare a destra, a sinistra e al centro. Haaland può giocare in un’altra posizione che non sia centravanti? Kylian, per me, ha più talento. Mi spiego: è un ragazzo che da un anno e mezzo sta cercando di giocare da centravanti, ci ha provato al Paris Saint-Germain e non gli è andata troppo bene. Ora lo sta facendo nel Real Madrid, il club più grande d'Europa. Deve adattarsi a questo”, ha dichiarato Henry.

Ma per Titì non è chiaro se Haaland e Mbappé siano i migliori al mondo al momento: "Pensavamo che sarebbero stati i due che sarebbero venuti dopo Messi e Ronaldo, ma ora, invece di avere la conferma di chi sono, la gente mette sempre in discussione il loro modo di giocare - ha riflettuto il francese nei panni di opinionista tv -. Non le statistiche, perché le statistiche sono magnifiche per quanto riguarda i gol. Forse non sono i due migliori del mondo, ma sono in cima. La gente discuterà. Alcuni diranno Mbappé, altri diranno Vinícius, altri ancora diranno che arriva Lamine Yamal. Non importa. Dico solo che non è qualcosa di sicuro e prima pensavamo che lo sarebbe stato".