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Lewandowski e Flick, il binomio vincente del Barcellona. E un chiarimento sulle gerarchie

Lewandowski e Flick, il binomio vincente del Barcellona. E un chiarimento sulle gerarchieTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
martedì 18 febbraio 2025, 22:26Calcio estero
di Yvonne Alessandro

A pochi mesi dal compiere 37 anni, Robert Lewandowski non ha perso l'appetito sotto porta. Tra Champions, trofei in competizioni nazionali e premi da capocannoniere, l'unico neo in carriera è quel Pallone d'Oro "negatogli" nel periodo del Covid-19. Ma adesso sotto la guida di Hansi Flick al Barcellona sta vivendo una seconda giovinezza, proprio con quell'allenatore che conosce bene per gli anni trascorsi insieme al Bayern Monaco. D'altronde 32 gol in 34 partite e tre assist è un ruolino di marcia impressionante per il polacco.

Il rapporto tra i due è sempre stato cristallino, perché quando Flick ha messo piede al Barcellona, una delle prime cose che ha fatto è stata parlare con Lewandowski, racconta SPORT, per conoscere le sue sensazioni e parlare della situazione della squadra. E dopo un anno complicato con Xavi da tecnico, i blaugrana hanno vinto la Supercoppa di Spagna contro il Real, in attesa degli ottavi di Champions, in piena corsa per la Copa del Rey e recentemente tornati in vetta della Liga.

L'enorme fiducia e la conoscenza reciproca tra Flick e Lewandowski tuttavia non ha influito minimamente sul loro rapporto professionale, per questo il tecnico tedesco non si è mai curato delle "conseguenze" di sostituire il polacco se necessario. Anche all'ora di gioco e soprattutto con Ferran Torres come prima alternativa. Domenica contro il Rayo Vallecano l'ex Bayern, che ha segnato l'unico gol della partita su rigore, è stato sostituito all'81' per dare freschezza all'attacco, ma è uscito dal campo con qualche smorfia di troppo. E Flick nel post-partita ha chiarito subito l'accaduto: "È normale, vuole sempre segnare. La decisione l'ho presa io ed è quella che ho preso oggi. Decido in base alla squadra, non ai singoli giocatori. Sono molto contento del suo rendimento, ma dipende da me. Devono accettarlo".

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