Pellegrini: "Il West Ham non mi è piaciuto. Alla prima cosa andata male mi ha licenziato"

Intervistato dai microfoni di BBC Sport durante la tournée pre-campionato del Betis Siviglia, il tecnico cileno Manuel Pellegrini ha raccontato alcuni passi della carriera longeva vissuta fino ad ora. Tra Manchester City e ovviamente West Ham in Premier League, soffermandosi sull'avventura da tecnico degli Hammers.

Dura ammissione. "Tornare in Inghilterra con il West Ham forse non è stata la mia decisione migliore, ma l'ho fatto perché volevo tornare in Premier League", ha esordito il 70enne ex Malaga e Real Madrid tra le tante. "La prima stagione non è stata male. Ma il club era esattamente l'opposto del Manchester City. Hanno avuto due o tre momenti negativi e volevano cambiare l'allenatore. Sapevano che avevo lasciato molte cose per andare al West Ham. Avevo un contratto in Cina. Ho cambiato molte cose".

Proseguendo nel racconto: "L'aspirazione a lottare per il meglio è iniziata nel primo anno in cui ero lì. Hanno investito più soldi. Per diverse ragioni si possono avere momenti negativi. Ma in quel momento, come manager, devi essere sicuro che i proprietari continueranno. Hanno fatto tante cose per farmi andare al West Ham, ma alla prima cosa che è andata male mi hanno licenziato. Non è lo stile di club che mi piace", la bordata lanciata da Pellegrini. "Non mi lamento dei tifosi perché sono sempre stati con me. Ripensandoci, quando ho finito in Cina, se avessi aspettato ancora un po' avrei potuto avere un altro club. Ma il West Ham era entusiasta e mi ha convinto".