Massimo risultato, minimo sforzo: Soulé è finalmente tornato dopo mesi di buio?
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Una punizione che è una pennellata. Se non ci fosse il nome sulla maglia, rimanendo abbagliati da tanta beltà, si poteva pensare che fosse Paulo Dybala quello a calciare dal limite, mettendola all'incrocio sopra le teste dei difensori del Parma. Matias Soule un anno fa era trattato come un predestinato, il possibile argentino che avrebbe preso il posto proprio di Dybala, nei cuori dei tifosi e soprattutto nelle formazioni della Juventus. Quello che è successo in estate è semplice: il meccanismo delle plusvalenze comportava un addio per finanziare l'acquisto di Koopmeiners. Nessuno dei due ha fatto benissimo, almeno fino a ieri.
L'olandese, retrocesso a centrocampo, ha trovato una serata di gala, con il solo Dumfries a salvare sulla riga. Invece Soule ha deciso la partita con il Parma. Massimo risultato con la minima spesa, visto che in dieci i ducali sembravano potere fare male, arrivando fino in fondo con la possibilità di pareggiare una partita drammaticamente in salita.
Ora però non dev'essere un punto di arrivo, ma solo una ripartenza, per Soule. Perché ha perso il treno della Nazionale, così come aveva perso la titolarità in giallorosso. Ora può riprendersela, scrollandosi di dosso un po' di polvere che si era accumulata nel corso dei mesi, dopo il suo arrivo in pompa magna a Trigoria.
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