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Fiorentina-Venezia 0-0, le pagelle: buoni segnali da Kean, Joronen è superlativo

Fiorentina-Venezia 0-0, le pagelle: buoni segnali da Kean, Joronen è superlativoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 agosto 2024, 07:50Serie A
di Ivan Cardia
fonte Pagelle a cura di Antonino Sergi

Risultato finale: Fiorentina-Venezia 0-0

Le pagelle della Fiorentina

Terracciano 6,5 - Non era facile rispondere presente nell'unica vera occasione della partita per il Venezia, si fa trovare pronto sul tentativo improvviso e ravvicinato di Raimondo.

Comuzzo 6,5 - Buona prova del giovane centrale viola alla seconda da titolare in questo avvio di campionato, tiene a bada prima Ellertsson e poi Pierini senza particolari difficoltà lavorando bene d'anticipo. Dal 79 Quarta sv.

Ranieri 6 - Rischia davvero poco questo pomeriggio, nel confronto con Gytkjaer non ha modo per andare in difficoltà. Più lavoro con Raimondo ma porta a casa la sufficienza.

Biraghi 6 - A suo agio nella nuova posizione di braccetto di sinistra, bene il suo lavoro in anticipo su Oristanio nel corso del primo tempo. Prova il grande gol su punizione ma stavolta non gli riesce.

Dodò 6 - Buona forma fisica per il brasiliano che nel nuovo ruolo cucitogli addosso da Raffaele Palladino sembra avere maggiore libertà in fase offensiva, bene quando punta il fondo.

Richardson 6 - Esce tra gli applausi del Franchi, non male come prima da titolare per il nuovo arrivo. Meglio sicuramente nel primo tempo quando impegna anche Joronen, ma ha qualità e lo dimostra. Dal 79' Mandragora sv.

Amrabat 6,5 - La palla è in banca con il centrocampista marocchino, sempre al centro della manovra viola. Di lotta ma anche di governo, gioca tantissimi palloni e vince quasi tutti i duelli.

Parisi 6,5 - Sin dal fischio d'inizio è uno dei più intraprendenti della Fiorentina, quando ha spazio prova a sgasare lungo la corsia mancina. Slalom gigante e mancino per scaldare i guanti di Joronen, tanta corsa a sinistra.

Barak 5 - Spara a salve nel primo tempo, qualche timido tentativo che non può impegnare più di tanto Joronen. A caccia della zolla giusta, qualche errore in fase di possesso. Esce quando appare leggermente in crescita. Dal 55' Colpani 5,5 - Non entra in partita come desiderato da Palladino.

Kouamé 5,5 - Non comincia benissimo, anzi perde qualche pallone di troppo nel duello con Altare. Ma è la sua la prima grande occasione, rovesciata che meritava maggior fortuna respinta da un super Joronen. Dal 69' Sottil 5,5 - Come Colpani non riesce ad incidere dopo la bella prestazione in Conference League.

Kean 6,5 - Buoni segnali, dopo il gol in Conference League ha dimostrato l'ottimo stato fisico e atletico di questo avvio di stagione. Sempre presente davanti, anche a lui Joronen gli nega la gioia del gol. Dal 79' Beltran sv.

Raffaele Palladino 5,5 - Tre pareggi in tre partite per la sua Fiorentina, non riesce a trovare la prima gioia da allenatore della viola. Paga una brutta partenza, la squadra si dà una sveglia alla mezzora dominando per una buona fetta di match ma è mancato il gol complice anche le super parate di Joronen. Nell'ultimo quarto di gara però combina davvero poco.

Le pagelle del Venezia

Joronen 7,5 - E' il grande protagonista di giornata, il punto conquistato al Franchi porta indissolubilmente la sua firma. Tre parate decisive e spettacolari, riesce a dire no in serie a Kouamé, Parisi e Richardson blindando la porta.

Altare 6,5 - Il primo ad accompagnare la manovra dei lagunari, si allarga a destra in fase di possesso e fa pesare i centimetri in area avversaria. Rischia soltanto una volta saltato netto da Richardson.

Idzes 6,5 - Ha saltato la prima per squalifica, questo pomeriggio conferma le buone doti messe in mostra nell'ultimo campionato di Serie B. Estremamente interessante, si fa notare anche in area di rigore avversaria. Dal 68' Svoboda 6 - Dopo gli orrori dell'Olimpico prova a rifarsi, per poco non mette a referto l'assist per Raimondo.

Sverko 6 - Roccioso quanto basta dietro, dopo la serata da incubo all'Olimpico evidenti passi in avanti anche per il terzo di difesa di Di Francesco. Buona la sua prova.

Candela 5 - Esordio stagionale lungo la corsia destra per uno dei protagonisti della promozione, partita abbastanza complicata anche perché su quella fascia c'è un Fabiano Parisi molto ispirato.

Duncan 6,5 - Partita da ex al Franchi per il centrocampista che dimostra i galloni dell'esperienza e della quantità in mezzo al campo, poche scelte sbagliate da parte del mediano di Di Francesco.

Andersen 6 - Ha qualità nel palleggio, anche un buon piede come dimostrato all'esordio all'Olimpico. Sente la concorrenza di Nicolussi Caviglia, prova a dare ritmo alla manovra dei lagunari. Dal 68' Nicolussi Caviglia 6 - Entra subito bene in partita con personalità e qualità.

Zampano 6 - In chiaro debito d'ossigeno quando è costretto a inseguire Dodò, ne ha più di lui il brasiliano. Fatica contro il laterale della viola ma si costruisce la prima occasione per il Venezia.

Ellertsson 6,5 - Premiata la generosità anche perché davanti il Venezia è poca roba, si abbassa per dare una mano in mezzo al campo. Si sacrifica fino alla fine. Un tentativo nel primo tempo che viene però murato. Dal 87' Doumbia sv.

Oristanio 5,5 - Inizio promettente con qualche buona giocata, poi commette qualche ingenuità come la doppia sbracciata. Graziato su Biraghi, dopo pochi minuti si prende il giallo su Amrabat. Dal 46' Pierini 6 - Buon impatto con la partita, fatica all'inizio ma poi diventano interessanti le sue giocate.

Gytkjaer 5 - Otto tocchi di palla nel corso di tutto il primo tempo, isolato nel reparto d'attacco a battagliare contro la retroguardia viola. Finisce per non vederla quasi mai. Nessuna conclusione in porta. Dal 46' Raimondo 6,5 - Servito poco, quando ha una mezza occasione impegna Terracciano. Gytkjaer è avvisato.

Eusebio Di Francesco 6,5 - Doveva ritrovare la solidità difensiva dopo la brutta prima uscita all'Olimpico, arrivano segnali positivi per il tecnico dei lagunari che ha concesso solo su giocate personali alla Fiorentina. Si affida alle parate di Joronen ma la sua squadra è tignosa e mai arrendevole al Franchi.

Il commento dell'avvocato Giulio Dini a Fiorentina.Venezia 0-0

Partita degna del contesto.
La Fiesole vuota con i seggiolini accatastati e la recinzione che delimita i lavori fatta con pannelli bianchi in modo tale che la porta scompaia e non si capisca dov’è il pallone.
Direi la stessa perizia delle maestranze dei cantieri della tranvia.
Le maestranze del cantiere viola presente sul campo e senza caschetto (quello ce lo dovremo mettere noi) non mostrano diversa qualità, anche se l’avversario non richiederebbe chissà quale prestazione per arrivare alla vittoria.
Si è parlato troppo di mercato e impropriamente ne ha parlato Palladino, che arriva a Firenze con un anno e mezzo di serie A chiedendo innesti come se fosse Conte, con la differenza che non è Conte e che delegittima i giocatori che ha a disposizione.
Si chiama inesperienza.
Il punto è, comunque, che non ho visto i suoi principi di gioco, la sua impronta.
La squadra regge atleticamente 60’, poi scompare.
Fino a quel momento si riesce a stare abbastanza corti, il centrocampo riesce a pressare ed a sostenere la prima punta, che fa più da sostegno che altro, ma si ha la sensazione che passettin passettino di possa guadagnare campo ed essere pure pericolosi.
Tanto che da un’incursione di Parisi e da un dribbling compassato di Richardson arrivano due tiri nello specchio di una certa pericolosità e con relativo intervento del portiere.
Tanta fatica per arrivarci, però.
Barak non ha tolto il tacco 12, Kouamé è un incursore senza pallone e i due “quinti” non legano come dovrebbero con la squadra, anzi.
Dietro non si rischia se non dalla parte di Parisi e i tre centrali si comportano come si deve.
Quando le gambe si spendono, le distanze si allungano, il Venezia ci si infila e la squadra accusa e sembra quasi accontentarsi.
Sicuramente non mostra di avere la forza e la voglia di vincerla a tutti i costi.
Gli innesti di Sottil e Colpani non portano niente e quando Beltran viene mandato a fare la punta centrale si capisce che non sarà una serata di gioia.
Se Amrabat, vero professionista, la gioca tutta, perché non la gioca Kean?
Tre considerazioni finali:
- il contributo dei “quinti” mi sembra modesto ed impoverisce il centrocampo. Dodó è penalizzato;
- penserei a Colpani come centrocampista invece che sottopunta;
- se Ikonè (che a Firenze ha deluso) ha due richieste in Premier League, come mai non ne hanno Sottil, Barak e Kouamé?
Ci si rammenterà.
Intanto si va a Budapest a giocarci la prima partita decisiva della stagione.
P.s.
Ho letto che Kouamé è richiesto dal
Maiorca ma che la Fiorentina non cede perché Palladino lo stima (come calciatore?).
Portatemi le prove.

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