Testata Zidane, Materazzi senza rancore: "Non cerco scuse, ma sarei disposto a parlarci"
Materazzi è caduto... il perché lo conosciamo tutti. La testata scagliata da Zinedine a Marco Materazzi nella famosa notte di Berlino del 6 luglio 2006, nella finale del Mondiale tra Francia e Italia che è passata alla storia, nel bene e nel male. Da un lato la conquista della Coppa del Mondo degli Azzurri di Lippi, dall'altro la brutta pagina sportiva mostrata dal fuoriclasse marsigliese che ne ha certamente macchiato parte l'illustre carriera del campione che è stato sul terreno di gioco.
E che ha messo fine anche alla carriera da calciatore professionista di Zizou. Un cartellino rosso diretto e sacrosanto per l'intervento pericoloso e voluto contro l'ex difensore dell'Inter che ormai risale a più di 18 anni fa. Un episodio tuttavia riesumato da uno dei due protagonisti, ossia Matrix, che in un'intervista a Lucky Block ha proposto di voltare pagina.
L'apertura al chiarimento
L'ex calciatore italiano è disposto a mettersi in contatto con Zidane. Una proposta inaspettata che, ad oggi, non ha ricevuto una risposta pubblica da parte del francese. Mentre Materazzi ha raccontato: "Non parlo con Zinedine Zidane da quel giorno, non avevo mai parlato con lui prima e non ho parlato con lui dopo. Non abbiamo una relazione. È una leggenda del gioco, e ho molto rispetto per lui come giocatore e allenatore, avendo vinto tre Champions League consecutive. Non cerco più delle scuse, ma sarei disposto a parlare con lui ora che sono passati tanti anni. Non ci sarebbero problemi", la chiosa.
L'ultima dichiarazione di Zidane
Anche se una risposta alla proposta di Materazzi non è mai pervenuta, Zinedine Zidane si era già scusato per l'accaduto all'epoca: "È stato visto da due o tre miliardi di persone in televisione, e milioni e milioni di bambini stavano guardando. È stato un gesto inaccettabile, e a loro e alle persone che lavorano nell'educazione, che devono insegnare ai bambini cosa fare e cosa non fare, voglio chiedere scusa".