Perché l'Al Nassr? Laporte risponde alle critiche: "Sono andato lì a giocare, non per altro"
Aymeric Laporte, difensore centrale naturalizzato spagnolo, ha rilasciato un'intervista a 'El Larguero' di Cadena SER in procinto di disputare il match contro la Danimarca. Basterebbe anche solo un pareggio per ipotecare il vantaggio del campo nei quarti di finale della di Nations League, evitando di trovarsi ad un impegno più complicato contro la Svizzera.
Il giocatore dell'Al Nassr, ex Manchester City, ha parlato dell'assegnazione della fascia da capitano da parte del commissario tecnico Luis De la Fuente: "Sono molto felice e orgoglioso di rappresentare questa nazionale in questo momento". Commentando invece il dibattito sulla sua chiamata, vista l'attuale presenza fissa in Arabia: "I risultati ottenuti negli ultimi anni parlano da soli e mostrano ciò che sono venuto a fare. Sono soddisfatto di quanto stiamo conquistando, ma c'è ancora tanto da fare e dobbiamo puntare a raggiungere altri traguardi importanti".
Più nello specifico, in un secondo momento, Laporte si è soffermato sulle critiche ricevute per il trasferimento nel club saudita di Cristiano Ronaldo: "Non mi faccio influenzare dall'opinione della gente per prendere decisioni nella mia vita. Se prendo una decisione, è sempre per il mio benessere. Che sia giusta o sbagliata, va rispettata. Com'è l'esperienza in Arabia? È una cultura diversa, ma sono andato lì per giocare a calcio, non per altro. E proprio lì, ho vinto il campionato europeo, un traguardo che considero il più bello della mia carriera".