Juventus-Atalanta, Carrera: "Se i bianconeri vincono tornano in corsa scudetto"

Ospite di Fuori di Juve è stato l'ex calciatore e tecnico Massimo Carrera, che è partito nella sua analisi dal big match tra i bianconeri e Atalanta, che per lui è una sfida da doppio ex:
"Una sfida solo da terzo posto? No, si può sperare anche in altro.
Se batti l'Atalanta, prendi più consapevolezza e fai capire che fino alla fine c'è anche la Juve. Per me loro due e Inter e Napoli si giocano il titolo".
Poi il focus si è spostato sull'annata di Thiago Motta: "Per me è l'allenatore giusto per la Juve. Ogni allenatore ha le sue idee, in un nuovo ciclo devi avere programmazione e quindi tempo. Alla Juve si è abituati a vincere, ci sono tanti giovani ma serve pazienza, che nel calcio non c'è. Sono i risultati purtroppo a determinare tutto. Si fa presto a cambiare opinione, lo abbiamo visto proprio con Motta quest'anno. I giovani? E' giusto puntarci, ma devono essere giovani all'altezza. Si dà spazio ai giovani senza paura fuori, ma in Italia si è legati più ai risultati che alla programmazione. Se vuoi iniziare un ciclo nuovo e programmare una crescita devi avere la pazienza di non vincere subito ma di costruire la squadra del domani. Devi aspettare la crescita dei ragazzi".
Poi un parere su Dusan Vlahovic: "Io lo farei giocare, ha qualità, devi farlo giocare e metterlo nelle condizioni di esprimere al massimo le sue potenzialità. L'allenatore deve fare meno danni possibili e far esprimere un giocatore al meglio". Mentre sui nuovi acquisti in difesa ha detto: "Bisogna vedere giocare i nuovi partite importanti. Tanti giocatori arrivati alla Juve non avevano nome ma poi si sono rivelati dei pilastri. Dobbiamo dargli spazio e vedere chi è davvero da Juve".
Infine sull'importanza di avere in società personaggi che facciano capire cosa vuol dire la Juve: "E' importante avere nomi importante. Quando c'ero io c'era gente che mi faceva capire il peso della maglia. Il dna della Juve è vincente, servono persone fuori dal campo che ti dicano cosa vuol dire la Juve, anche se un calciatore quando arriva a dov'è. Chiellini? Ci sono tanti personaggi che potrebbero occuparsi di queste cose, vedi Del Piero, che può ricalcare le orme di Boniperti. E' stato una bandiera della Juve, può incarnare la juventinità. Aiutato da altri personaggi come lui può riportare quel dna".
