Il 12 giugno 1964 nasceva Alberto D'Aguanno
Senza di lui la redazione di SportMediaset non fu più la stessa, non soltanto perché aveva perso la prima e migliore firma, ma soprattutto perché svanirono il volume della sua voce, i toni delle sue sfuriate, l'elenco quotidiano delle sue imprecazioni, le sue battute taglienti e l'umorismo che accompagnava ogni sua frase, ogni sua riga. Non molte persone come lui così educate, perbene, capaci di vivere la professione con coraggiosa, sublime sfrontatezza. Non molte. Il suo vuoto non ha mai smesso di riempire le stanze e i corridoi di Cologno Monzese.
Il calcio andava stretto al suo linguaggio e alla sua cultura, ma la passione e il tifo per il pallone lo avvolgevano totalmente lasciandogli solo il respiro per il tempo e l'amore verso la famiglia. E' stato lui, per anni, a organizzare il calcetto ogni venerdì sera che il Signore manda in terra, piove freddo neve non costituendo mai un ostacolo serio per disdire un campo, una sfida, una di quelle partite in cui le sue polemiche verso compagni e avversari scandivano ogni minuto di gioco, ogni azione, ogni passaggio. Ogni paragone, ogni confronto, ogni metafora collusa con il calcio professionistico, compresi i paragoni esasperati nelle pagelle recitate sotto la doccia bollente.
La sua foto in maglia azzurra allo stadio di Berlino nel 2006, perché Alberto se ne andò da campione del mondo, ha accompagnato ogni giorno successivo nel nostro lavoro. Era tifoso dell'Italia, E gli hanno dedicato la sala stampa di Coverciano : sarà stato orgoglioso ambizioso com'era senza gelosie, avendo il pregio di rendere importante qualsiasi evento senza dover ricorrere all'enfasi.
Il 12 giugno 1964 nasce Alberto D'Aguanno