Le pagelle della Juventus - Locatelli e Kalulu i migliori. Vlahovic sorride, ma senza palloni...

Roma-Juventus 1-1
(49’ Shomurodov; 40’ Locatelli)
Di Gregorio 6 - Attento fra i pali e nelle uscite, la respinta sulla zuccata di Ndicka che porta al tap-in di Shomurodov lascia qualche dubbio.
Kalulu 6,5 - Alterna buchi tappati ad altri creati: chiude su Cristante e si dimentica El Shaarawy, dorme sull’inserimento di Gourna-Douath e poi lo recupera. Nel complesso bene, però Shomurodov gli sbuca alle spalle sull’1-1.
Veiga 5,5 - Dovbyk le prende praticamente tutte e fa salire la Roma, anche se magari non indovina sempre le scelte. Qualche sbavatura, senza drammi.
Kelly 6 - La difficoltà gli è pressoché connaturata e a fine primo tempo rischia per un tocco col braccio in area, meglio nella gestione della palla che in fase difensiva.
McKennie 6,5 - Si impegna a destra, e poi anche al centro quando torna nelle zolle a lui più abituali.
Locatelli 6,5 - Luci e ombre. Dirige il traffico di una squadra che gira, una sua staffilata regala il vantaggio a fine primo tempo. Passivo in occasione del pari di Shomurodov: è lui a tenere in gioco l’uzbeko. Dal 76’ Savona 6 - Diligente, con qualche imprecisione.
Thuram 6,5 - Una piovra che prende ogni palla gli passi intorno e la ripulisce per i compagni. Il duello in quantità e qualità col compagno di nazionale Koné è a tratti entusiasmante.
Weah 6,5 - Suo il primo acuto di serata, a sinistra affonda e crea grattacapi agli avversari. Dal 68’ Cambiaso 6- Meno incisivo del compagno di squadra, non apre una gara diventata arcigna.
Nico Gonzalez 6,5 - Tra le linee, in pressing alto: una zanzara che dà parecchia noia alla retroguardia della Roma, in entrambe le fasi. Dal 68’ Koopmeiners 5,5 - Per non sparare sempre sulla Croce Rossa, si potrebbe dire che non sbaglia un passaggio. Però le aspettative restano: ci si aspetterebbe una scossa.
Yildiz 6 - Più utile che bello. Si adopera in fase di non possesso, senza incantare quando ha la palla tra i piedi. Paga anche qualche imprecisione di troppo.
Vlahovic 6 - “Mi sono sempre sentito importante”, dice nel prepartita e chissà cosa pensa. Sorride e si impegna, più nel primo che nel secondo tempo, ma il problema di fondo resta: palloni giocabili, pochi. Dal 68’ Kolo Muani 6 - Stesso discorso: si sarà pure inceppato, ma non gli arriva una palla che sia una.
Igor Tudor 6 - Erano pronti i titoli, buona la seconda. E invece il vero merito della sua Juve è solo aver frenato la corsa della Roma che altrimenti l’avrebbe agganciata in classifica. Non sbanda, e rispetto alle ultime uscite è una buona notizia. Ma parlare di effetto Tudor è più sensazionalismo che altro.
