Castelfidardo verso i playoff? Gambini predica calma: "Prima la salvezza certa"
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Provvidenziale vittoria quella centrata dal Castelfidardo domenica nella gara contro il Sora, una partita che ha per certi versi rilanciato le possibili ambizioni della formazione marchigiana, ora al settimo posto della classifica del Girone F di Serie D; raggruppamento nel quale la Sambedettese - per altro prossimo avversario dei biancoverdi - sta facendo la voce grossa.
Di tutto questo, nell'intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha parlato il mediano Nicola Gambini.
Una vittoria, quella sul Sora, che vi allontana un po' dal gruppo di centro classifica: è ora possibile alzare l'asticella e guardare i playoff?
"Quella di domenica è stata una vittoria importante, in primis perché era uno scontro diretto, secondo perché era da un mese che non trovavamo la vittoria. L’obiettivo principale, però, è quello di salvarci il prima possibile poi a maggio faremo i calcoli di dove saremo arrivati: inutile adesso guardare troppo oltre, dobbiamo ragionare nella cosiddetta partita in partita".
Una stagione in chiaroscuro la vostra, quale è stato il momento più critico?
"Il momento più critico, se lo vogliamo definire così, è stato quando sono arrivato, la squadra aveva 0 punti e ci aspettavano partite difficili, non eravamo la squadra che siamo ora e non avevamo la stessa consapevolezza. Ma allenamento dopo allenamento e partita dopo partita siamo cresciuti e ne siamo usciti tutti insieme. Il merito è anche del mister che, oltre che da un punto di vista tecnico-tattico, ci ha aiutato tanto a livello caratteriale".
Accennavi al momento del tuo arrivo, a stagione in corso. A livello personale, stagione soddisfacente: quali obiettivi speri di raggiungere?
"L’obiettivo, come dicevo prima, è quello di salvarci, ed è questa la cosa che conta maggiormente, il calcio lo fa il gruppo, non il singolo. A ogni modo, a livello personale, spero di dare il mio miglior contributo in ogni partita e magari fare anche il primo gol con questa maglia".
Come hai affrontato il cambiamento dopo un quadriennio alla Vigor Senigallia?
"Chiaramente dispiace lasciare una squadra dopo che si è dato tanto e si è vinto un campionato, però nel calcio nulla è per sempre: con la Vigor Senigallia ci siamo lasciati in buoni rapporti e questa è la cosa più importante. Quest’anno ci ho giocato contro e devo dire che è stata una sensazione particolare. Ma non si vive nel passato, e ora sono più che mai concentrato sulle prossime sfide che mi attendono con il Castelfidardo".
A proposito di sfide, alle porte quella contro la Sambenedettese. Fare punti con la capolista potrebbe essere la definitiva svolta?
"Quella di domenica sarà una partita difficilissima, loro non sono primi per caso, hanno una rosa molto forte e competitiva. Conosco alcuni ragazzi, tra cui Kerjota, ci ho giocato insieme due anni. Noi però andiamo là con la consapevolezza di dare fastidio a una grande, nel calcio non si sa mai, non sempre la squadra più forte vince: sicuramente giocare in uno stadio come quello di San Benedetto, e con quella cornice di pubblico che capita raramente, ci darà ulteriore carica, giocheremo con entusiasmo e con aggressività, caratteristiche che ci ha sempre contraddistinto. Fare punti li ci darebbe un’ulteriore iniezione di fiducia, e senza dubbio ci avvicinerebbe al nostro obiettivo".
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