Taranto, Di Stefano torna a farsi sentire: "Rinnoviamo il nostro interesse per il club"

In casa Taranto torna a farsi sentire quel Giovanni Di Stefano, rappresentante del Di Stefano Legacy Trust LLC, che già a fine dicembre si era avvicinato al club pugliese. Il cosiddetto ‘avvocato del diavolo’ (che in passato ha difeso personaggi come Saddam Hussein e Slobodan Milosavic oltre che entrare in affari con un altro criminale di guerra riconosciuto come il serbo Zejiko Raznatovic) con una nota ufficiale ha confermato il suo interesse per la società rossoblù:

“Di Stefano Legacy Trust LLC desidera ribadire con fermezza che il proprio interesse per il Taranto Calcio non è mai venuto meno, abbiamo seguito da vicino gli sviluppi delle vicende societarie e sportive e continueremo a mantenere una posizione attenta e vigile su ogni evoluzione futura riguardante il club. - si legge ancora nel comunicato riportato da Mondorossoblu.it - Giovanni Di Stefano, da sempre legato da un rapporto di stima e amicizia con Massimo Giove, non ha mai fatto venir meno il proprio sostegno, riconoscendo gli sforzi e l'impegno profusi per il bene del calcio a Taranto. Qualunque sia la forma che il calcio assumerà nella prossima stagione in città, Di Stefano Legacy Trust LLC rimane fermamente impegnata a fornire un supporto positivo e costruttivo, con l'obiettivo di contribuire a un futuro solido e ambizioso per il movimento calcistico tarantino. Rinnoviamo il nostro interesse e la nostra vicinanza alla squadra, alla tifoseria e a tutti coloro che hanno a cuore il destino del Taranto Calcio”.

Questo il suo profilo: “Nel mondo del pallone il nome di Giovanni Di Stefano, rappresentante del Di Stefano Legacy Trust LLC, non regala alcun tipo di ricordo legato ad altre vicende del settore. Tanto che la sua proposta per salvare il Taranto FC arrivata nelle scorse ore (con un piano da un milione di euro circa) è apparsa ai tifosi pugliesi e non solo come una nuova opportunità per cercare di evitare l'inferno del fallimento al sodalizio ionico.

Negli ambienti della giustizia penale italo-inglese, però, la situazione cambia e non poco. Questo perché Di Stefano, nato un piccolo comune del Molise il 1° luglio 1955, è conosciuto (fonte Wikipedia) come 'l'avvocato del diavolo' in quanto nel corso della sua carriera da avvocato (qualifica che per altro non è mai stata certificata da titoli di studio correlati) ha avuto modo di difendere personaggi del calibro di Saddam Hussein e Slobodan Milosavic oltre che entrare in affari con un altro criminale di guerra riconosciuto come il serbo Zejiko Raznatovic. Serve ancora altro? Eccovi accontentanti. Nel marzo 2013 è stato condannato a 14 anni di carcere dopo essere stato dichiarato colpevole di 27 accuse tra cui inganno, frode e riciclaggio di denaro tra il 2001 e il 2011 (clicca qui per la pagina Wikipedia)”.