Lecce-Cosenza 3-1, le pagelle: Strefezza e Bjorkengren mattatori, Gori in ombra
Risultato finale: Lecce-Cosenza 3-1
LECCE:
Bleve 6 - Pomeriggio da spettatore non pagante tranne che nell’occasione del gol di Caso, su cui è poco reattivo sul rimpallo che favorisce l’attaccante avversario.
Calabresi 7 - Causa atteggiamento difensivista del Cosenza, si deve occupare prevalentemente della fase offensiva e lo fa bene e con costanza. Il cross a fine primo tempo con cui regala a Coda la palla del 2-0 è un cioccolatino.
Lucioni 6 - Gioca non al meglio della forma e si vede soprattutto su alcuni contrasti su cui non va con la solita foga. La sua presenza è però fondamentale anche oggi in termini di leadership.
Meccariello 6,5 - Controlla al meglio Gori; ha un po’ più di difficoltà quando Caso si sposta dalle sue parti; è protagonista di giocate di gran tecnica come un paio di sgroppate palla al piede, su una delle quali va vicino al gol.
Gallo 5,5 - Spinge meno di Calabresi sulla sua fascia. Pomeriggio in cui l’esterno basso è limitato dalle sgroppate di Situm, uno dei più positivi del Cosenza.
Blin 6,5 - Parte male con un’ammonizione che avrebbe potuto limitarlo molto; gestisce al meglio il cartellino e l’equilibrio che da ad un centrocampo votato all’attacco è fondamentale per la buona prova di squadra di oggi. Dal 90’ Hjulmand sv.
Majer 6,5 - Pericoloso sia sui calci piazzati che sugli inserimenti profondi, lo sloveno è ormai uno dei cardini della squadra di Baroni ed anche oggi il suo lavoro sia in fase di possesso che in quello di riconquista è preziosissimo. Dal 90’ Barreca sv.
Bjorkengren 7 - Si divide la palma di migliore in campo con Strefezza; tanta quantità associata ad un’incredibile qualità per il centrocampista salentino che a tratti sembra la punta aggiunta della squadra. Nel secondo tempo, aperto con l’inserimento vincente del 3-0, domina tecnicamente sulla trequarti.
Strefezza 7,5 - L’ex SPAL è la variabile impazzita dell’attacco leccese: i difensori del Cosenza non lo prendono mai e lui prima segna il gol che sblocca l’incontro e poi manda in porta Bjorkengren per il 3-0. Una prova scintillante per il brasiliano, chiusa dalla standing ovation al momento della sua uscita dal campo. Dal 64’ Rodriguez 6,5- Entra con il giusto piglio ed incendia ancora di più l’entusiasmo del Via del Mare con una serie di dribbling.
Coda 7 - Lavoro come sempre prezioso sia spalle alla porta che nei duetti con le altre due punte, il gol di testa con cui chiude il primo tempo è un colpo da attaccante di razza.
Di Mariano 6,5 - Si intende a meraviglia con gli altri due del reparto e dà imprevedibilità e rapidità alle ripartenze; sfortunato e poco preciso in un paio di occasioni da gol. Dal 79’ Listkowski sv.
Marco Baroni 7 - La vittoria di oggi può essere considerata un piccolo capolavoro del mister dei giallorossi: con numerose defezioni dovute ad un’influenza che ha colpito la squadra, i suoi scendono in campo mostrando sicurezze ritrovate ed automatismi offensivi a tratti perfetti; il tridente funziona a meraviglia e le scelte di Baroni sono tutte vincenti.
COSENZA:
Vigorito 6,5 - Ritorno amaro a Lecce per il grande ex; è comunque uno tra i migliori del Cosenza, visto che con interventi e uscite coraggiose sventa diversi pericoli per la porta dei calabresi.
Tiritiello sv - partita sfortunata quella del difensore classe ’95, costretto ad uscire dopo poco per infortunio. Dal 15’ Minelli 5- Entra a freddo e si vede, visto che già nei primi minuti sembra poco sicuro. Come tutta la difesa soffre terribilmente i tagli di Di Mariano e Strefezza.
Rigione 5 - Giornata difficile per il centrale di Zaffaroni, che si perde Coda in occasione del 2-0 e arranca sulle ripartenze delle frecce leccesi.
Pirrello 5,5 - Una buona chiusura su Di Mariano, poi vale il discorso fatto per gli altri colleghi di reparto, tanti errori di lettura e difficoltà nel tenere nell’uno contro uno gli avversari.
Situm 6,5 - Tra i più propositivi nella metà campo avversaria: spinge molto, scoprendo la fascia destra alle ripartenze avversarie, ma da premiare la sua determinazione.
Carraro 5,5 - Partita dai pochi acuti per il numero quattro, schiacciato come gli altri compagni di reparto dall’intensità del centrocampo del Lecce.
Palmiero 5,5 - Pochi palloni toccati, diversi interventi in ritardo ed uno scontro, quello con Blin, decisamente impari a favore del francese. Dal 64’ Gerbo 6- In un momento di gara dove il Lecce abbassa i ritmi, riesce a toccare diversi palloni ma senza costruire granché.
Anderson 5 - Mai nel vivo del gioco, la sua partita si limita a rincorrere gli avversari ed a cercare, malamente, di tamponare gli inserimenti in area di Bjorkengren e Majer. Dal 64’ Florenzi 6,5 - Entra per dare una scossa alla squadra e ci riesce, partecipando all’azione che porta al gol di Caso.
Bittante 5 - Va in crisi negli uno contro uno di Strefezza, lo perde in diverse occasioni e dall’altra parte del campo, in zona offensiva, non combina niente. Dal 64’ Corsi 6,5 - Al pari di Florenzi dà la scossa ai suoi e partecipa al gol che accorcia lo svantaggio.
Caso 6 - Ha il merito di riaccendere una flebile speranza col gol dell’1-3. Per il resto vive le stesse difficoltà del compagno di reparto, con cui combina poche volte. Dall’80’ Pandolfi sv.
Gori 5,5 - Si iscrive alla partita solo con un tiro improvviso che finisce fuori di non molto e con un rimpallo vinto che di fatto diventa un assist per Caso. Per il resto viene imbrigliato a dovere da Meccariello e compagni. Un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni.
Marco Zaffaroni 5,5 - Era un test importante per misurare le ambizioni del Cosenza. Il verdetto del campo dice che i rossoblù non sembrano poter essere squadra da playoff e nell’opaca prestazione di oggi incidono l’atteggiamento fiacco della squadra sin dai primi minuti e le amnesie di reparto in difesa.