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Como, Roberts: "Fabregas un vincente. Futuro? Ho un contratto, mi occuperò della parte tecnica"

Como, Roberts: "Fabregas un vincente. Futuro? Ho un contratto, mi occuperò della parte tecnica"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 30 maggio 2024, 20:19Serie B
di Tommaso Maschio

“L’affetto della gente? Certo che l’ho sentito, sono contento e ringrazio tutti. Abito a due passi dal centro e quando vado in giro mi capita che la gente mi incoraggi. È piacevole”. Il tecnico del Como Osian Roberts parla così del rapporto con la piazza, dopo la promozione in Serie A conquistata lavorando al fianco di Cesc Fabregas, ai microfoni della Provincia di Como soffermandosi sul suo carattere: “Credo che cercare di essere freddi possa essere un bel modo di valutare le cose con calma, si è più lucidi. Ci sono gli allenatori come Guardiola, che si agitano, e quelli come Ancelotti che sono calmi. Sa cosa dico io ai miei alunni? Che l’importante è essere se stessi e che non bisogna mai copiare qualcuno o scimmiottare l’allenatore di turno. Essere se stessi aiuta a prendere le decisioni giuste”,

Il gallese poi si sofferma sull’ex centrocampista con cui ha lavorato negli ultimi mesi: “Spesso succede che accanto a un capo allenatore agitato ci sai un vice calmo e viceversa. Cesc è un vincente ed è la caratteristica che spicca di più, è ossessionato dalla vittoria e cerca la strada più efficiente per raggiungerla non innamorandosi di un sistema di gioco o di una teoria. Questa è la sua qualità più importante. - prosegue l’allenatore – Disaccordi? Certo che sì, come potrebbe essere altrimenti. Ma se vuoi essere costruttivo, vivisezioni la questione, e la esamini. Sia che si vada avanti con l’idea di uno o di quell’altro, l’importante poi è che quando si prende una strada, tutti e due la seguano facendo gruppo”.

Roberts parla poi del gioco espresso dalla squadra: “Se uno potesse avere la squadra ideale preferirebbe avere più possesso, ma il nostro non è mai stato un possesso così, tanto per il piacere di avere le statistiche dalla nostra parte, Era un possesso per vincere, per essere efficaci. Se posso avere un 40% di possesso o un 60%, preferisco il 60%. Però bisogna vedere cosa facciamo quando non abbiamo la palla fra i piedi. Bisogna pensare a come essere efficaci in contropiede o magari, in alcuni casi, rallentare e rifiatare una volta riconquistata la palla”.

Infine il perché della scelta di Como e il proprio futuro: “Questo è un progetto bellissimo, pazzesco, c’è tutto quello che spesso in un’avventura sportiva non trovi. C’è una proprietà importante che vuole fare qualcosa di grosso, un gruppo di lavoro dove remano tutti dalla stessa parte. Henry, che mi ha portato qui avendo lavorato a lungo insieme, l’altro giorno mi ha detto che che qui è come lavorare in paradiso. - conclude Roberts - Ho un accordo di due anni e mezzo con il club. I primi sei mesi dovevo allenare, poi dovrò occuparmi di strutturare il club nella sua parte tecnica per essere pronto alla sfida di rimanere in A a lungo”.

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