Fabregas-Roberts, quel duo che ha reso grande il Como. Il futuro è nel loro nome
Correvano gli inizi di gennaio, e, ospite dell'emittente tv Sportitalia, il Direttore Sportivo del Como Carlalberto Ludi parlava così della panchina, che allora vedeva Osian Roberts "rimpiazzare" Cesc Fabregas, non ancora in possesso del patentino Uefa Pro per allenare in Serie B: "La deroga di Fabregas è scaduta il 23 dicembre con la gara contro il Palermo, ma è centrale nel progetto tecnico. Oggi l’allenatore per la procura è Roberts ma Fabregas resta al centro del nostro progetto tecnico per il futuro". Concetto prontamente ribadito dallo stesso Robert, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport: "Sarebbe sciocco non parlare con lui di come giocare, di quale giocatore sia più adatto a una determinata situazione. Ha vissuto la B e gli chiedo un sacco di cose: stadi, tifosi, identità delle squadre. Conosce lo spogliatoio, la mentalità. Ha una grande storia da giocatore ed è un buon allenatore. Nello staff ognuno ha una responsabilità, parliamo e poi decidiamo collettivamente. Anche per la formazione".
Neppure un mese fa, concetto ribadito dal manager indonesiano Mirwan Suwarso sempre dal prima citato quotidiano sportivo: "Fabregas ha inciso: mentalità nuova, identità italiana. Lui è l’architetto, è anche uno dei proprietari e dà la linea. L’allenatore però è Roberts. Strana soluzione? No. Non c’è una gerarchia, tutti lavorano insieme, con i propri compiti, e fanno riferimento alla proprietà".
Proprietà, quella comasca, molto vicina anche a Thierry Henry, che ha sponsorizzato Roberts come "uomo della transizione". A dichiararlo proprio il tecnico, alla BBC, poco prima di iniziare il suo percorso al Como: "Il mio nome deriva dalla raccomandazione di Thierry al club. È venuto ai nostri corsi e in seguito abbiamo mantenuto la nostra amicizia e siamo costantemente in contatto. Quando il Como ha avuto bisogno di qualcuno che ricoprisse questo ruolo ho apprezzato il fatto che abbia pensato a me, questo significa moltissimo. Mi dà un grande senso di orgoglio".
A ogni modo, l'inglese non sarà estromesso dal Como del futuro: per la prossima stagione, diventerà il formatore degli allenatori e responsabile dei piani di sviluppo dei giocatori del club. Per la panchina, se non si fosse capito, un solo e unico candidato: Cesc Fabregas. Che, abilitato (e arruolato), inizierà la sua vera carriera di primo allenatore di prima squadra con il botto: subito in Serie A.