Svalutation Juventus, i sei giocatori che hanno perso il proprio valore con Thiago

"Svalutation", cantava Adriano Celentano a metà degli anni settanta. Non c'era l'euro, bensì la lira, con la possibilità di svalutarla e un'inflazione galoppante che portava a cifre sempre più alte. Nella Juventus di Thiago Motta non c'è la lira, ma i calciatori sì. Pagati fior fior di quattrini ma finiti nel tritacarne delle scelte del tecnico, non sempre comprensibili fino in fondo. Sono fondamentalmente sei, senza contare chi è stato epurato nel corso della scorsa estate, come Chiesa o Szczesny.
Teun Koopmeiners: costato 60,7 milioni di euro, ora non avrebbe un valore definito. Perché se è vero che la sconfitta contro l'Atalanta è stata una botta per chiunque, lui è passato dall'essere l'eroe di Dublino al disertore di Varsavia, mentre in bianconero da pietra angolare è finito in panchina contro la sua ex società.
Douglas Luiz: 51,5 milioni di euro per "aiutare" l'Aston Villa - che da parte sua ha contribuito alle plusvalenze Iling Jr e Barrenechea - ma tra infortuni e scelte tecniche ha giocato davvero pochissimo. Anche per lui è difficile, francamente fare previsioni sul valore. A gennaio però avrebbe aperto solamente a un trasferimento a Manchester, in Premier League. In estate sarà diverso, anche se sta bene alla Juve (e sarà a bilancio per 40 milioni).
Nico Gonzalez: 38 milioni totali per chi non sta facendo bene. Sedici presenze e un gol in campionato, a cui aggiungere altre due reti fra Champions e Coppa Italia. Un po' troppo poco, anche perché Conceicao si sta dimostrando decisamente più in palla. Ha forse meno pressioni dei primi due, ma non si può essere troppo soddisfatti.
Danilo: ceduto a zero, è stato preso Kelly al suo posto, probabilmente ipervalutandolo. Il problema è che la Juve non aveva più alternative se non prendere quello che era rimasto.
Fagioli: sembrava potesse finire in una grandissima d'Europa, alla fine è andato alla Fiorentina per una ventina di milioni. Non male perché è una plusvalenza, ma dopo la notte di Lipsia era il grande protagonista futuro della Juve. Da lì in poi nulla più, o quasi, tanto da essere ceduto sull'altare del mercato per chiudere gli ultimi acquisti dovuti a Thiago.
Dusan Vlahovic: dulcis - mica tanto - in fundo. A luglio sarà a bilancio per 15 milioni, ma per quello che sta succedendo è anche difficile pensare di prenderne più di 30. Stipendio altissimo, nessuna intenzione di rinnovare, a questo punto il problema incomincia a essere ingombrante. La Juve ne ha dilapidato l'asset con un'ultima gestione particolare.
