Stasera Juric si gioca la panchina. Cerci: "Dalla Roma mi aspetto una grande risposta"
Come si esce da un momento così complicato, sia da calciatore che da allenatore? A rispondere alla domanda, nell'intervista a Radio Manà Manà Sport, è l'ex giallorosso Alessio Cerci: "Quando le cose non vanno bene dirsi le cose in faccia, lo scontro, può essere un segnale. In passato, ad esempio, Ventura mi spronava, anche con un confronto duro. In questo momento Juric non è se stesso, mi sembra che abbia un po' il freno a mano tirato".
La rosa della Roma può lottare per un posto in Champions League?
A livello di rosa sì, ma il campo dice altro. La Roma è in grande difficoltà a livello di gioco, fatica a tirare in porta. I giocatori e Juric devono tirare fuori le proprie qualità e personalità. La Roma ha calciatori importanti che stanno rendendo poco".
Dopo la litigata con Juric sembra che i giocatori stiano utilizzando l'assenza della società come alibi, cosa ne pensi?
A Trigoria si può lavorare bene, c'è tutto a disposizione. I giocatori devono guardarsi in faccia e fare di più. Tutti si aspettano di più da questa squadra.
Dal punto di vista tattico ti aspetti un passo di Juric verso i calciatori?
"Un allenatore bravo è quello che mette i calciatori nelle condizioni di rendere al meglio. Con questo calcio uomo a uomo la Roma sta facendo fatica, Juric ha le qualità per fare meglio".
Che partita ti aspetti stasera?
"Spero in una partita con tanti gol, almeno mi diverto anche. Dai giocatori della Roma mi aspetto una grande risposta, soprattutto in termini di personalità. Il Torino è una squadra ben allenata, messa bene in campo e difficile da affrontare. Vedo una partita equilibrata e non semplice per la Roma".
Cerci come allenatore della Roma giocherebbe con la difesa a 3 o a 4?
Io giocherei a 4, con un 4-2-3-1 e metterei Dybala più vicino alla punta. Vedo un calcio più offensivo.