Roma, Paredes chiarisce: "Non ho mai effettuato scommesse di alcun tipo"

Leandro Paredes vuole chiarire la sua posizione. In merito all'indagine che sta svolgendo il pm di Milano, il nome del centrocampista della Roma sarebbe stato accostato a quello delle scommesse che sarebbero non legate al calcio. Il calciatore argentino ha pubblicato una storia su Instagram in cui si difende: "In merito a quanto diffuso oggi da alcuni organi di stampa, intendo chiarire che non ho mai effettuato scommesse di alcun tipo".
Cosa prevede il codice di giustizia sportiva? L’articolo 24 recita: "Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano a oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA. La violazione del divieto comporta una squalifica non inferiore ai tre anni e un’ammenda non inferiore a 25mila euro".
Senza dimenticare l'omessa denuncia con il giocatore coinvolto che rischierebbe una squalifica non inferiore a 6 mesi e un’ammenda di almeno 15 mila euro. Perciò qualora le scommesse illegali fossero circoscritte al poker online e non riguardassero il calcio i giocatori non rischierebbero la squalifica. Fagioli e Tonali - già squalificati - possono essere nuovamente fermati solo se dagli atti dovessero emergere nuovi comportamenti sanzionabili.
