Lazio-Roma, le probabili formazioni: torna Castellanos dal 1', Ranieri punta su Pellegrini

Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Lazio-Roma (Domenica 13 aprile, ore 20.45, arbitra Sozza, diretta tv su DAZN):
Come arriva la Lazio
Serve una risposta importante alla Lazio di Marco Baroni dopo il pesante 2-0 incassato a Bodo nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Dopo aver cambiato tanti elementi tra la sfida di domenica a Bergamo e il match europeo in Norvegia, Baroni ridurrà leggermente le rotazioni per affrontare la Roma in una sfida fondamentale in chiave europea. Classico 4-2-3-1 con Mandas confermato tra i pali nonostante un dolore al costato accusato nella rifinitura a Formello. Nella linea difensiva a quattro un solo cambio rispetto a Bodo, con Gigot che prende il posto di Gila al centro al fianco di Romagnoli, mentre Marusic e Hysaj invertiranno le rispettive fasce con il montenegrino a destra e l’ex Napoli a sinistra. Fondamentale il ritorno di Rovella in mediana al fianco di Guendouzi, l’assenza per squalifica dell’ex Monza si è fatta sentire non poco a Bodo. Sulla trequarti confermati gli esterni Zaccagni e Isaksen, con Dele-Bashiru in vantaggio nel ballottaggio su Dia alle spalle di Castellanos, pronto a ritornare da titolare in Serie A due mesi dopo l’infortunio muscolare accusato contro il Napoli. (da Roma, Lorenzo Beccarisi)
Come arriva la Roma
Appuntamento fondamentale per entrambe le squadre, che lottano per consolidare le rispettive posizioni in vista del rush finale della stagione.
Per quanto riguarda la formazione giallorossa, Ranieri sembra orientato a schierare la Roma con il consueto 3-4-2-1. In porta confermato Svilar, mentre la difesa a tre sarà composta da Mancini, Hummels e Ndicka, con il compito di arginare gli attacchi biancocelesti. A centrocampo, spazio al ritrovato Saelemaekers (fuori contro la Juve perchè diffidato) e Angeliño sulle fasce, con Koné e Paredes in mezzo, a garantire sia qualità di gioco che solidità difensiva. Dietro all’unica punta Dovbyk, Pellegrini (o Soulé) ed El Shaarawy. (da Roma, Debora Carletti)
