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Le pagelle della Juventus - Finalmente Kulusevski. De Ligt da leader, Morata non pervenuto

Le pagelle della Juventus - Finalmente Kulusevski. De Ligt da leader, Morata non pervenutoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 ottobre 2021, 22:55Serie A
di Marco Conterio

Zenit-Juventus 0-1

Szczesny 6 Smanaccia in modo tecnicamente rivedibile ma efficace un tiro da fumetto di Claudinho, tanto è l'effetto conferito al destro. Per il resto gioca d'ordine e qualità: un'altra gara senza prender rete.

De Sciglio 7 Un altro assist, un'altra volta titolare. De Sciglio, il pretoriano doc di Max Allegri, è tornato e dopo la palla al bacio per Kean-Bentancur con la Roma, ecco quella per Kulusevski. Una risorsa importantissima.

Bonucci 6.5 Solitamente i corazzieri alla Dzyuba sono affare di Chiellini. Gradisce il compito e non deve neppure sgomitare troppo per prendergli spazio, misure, tempo e pallone. Gioca d'esperienza e qualità.

De Ligt 6.5 Ha licenza d'offendere, e quando rischia il dribbling in fase d'uscita dimostra tutta la sua personalità. Ha talento da svendere, in Europa è considerato tra i migliori al Mondo. Perché in Italia continua a essere sempre nel mirino?

Alex Sandro 5.5 Nella sfida con l'ordinato Karavaev, fatica a crear scompiglio. Lo Zenit gioca con lo schema a vita bassa e quando arriva di gran carriera dalla sinistra, sbatte contro il casello. (dal 58' Cuadrado 6 Allegri lo preserva e quando entra in campo gli chiede cross per Morata. Lo spagnolo non è in momento felice, le sue parabole son invece tutte interessanti)

McKennie 6 Ciuffo biondo alla Pogba ma ben altra caratura, crea un paio di pericoli dalle parti dell'area dello Zenit, solo che negli inserimenti è ispiratissimo nelle intenzioni ma meno nella realizzazione.

Locatelli 6 Al decimo una scivolata di derossiana impronta. Ha le chiavi del centrocampo, Allegri gli ha già dato la fascia del leader silenzioso: cerca tante palle sotto, gioca di manovra e regia. Ci riesce ma senza mai incidere. (dal 58' Arthur 6.5 Quando prende il righello e prende le misure del passaggio fa venire in mente lo splendido calcio barcelonista che fu. Tecnica e visione superiore: sarà il cardine del progetto di Allegri)

Bentancur 5.5 Nessun turno di riposo, neanche un'ora di respiro, pure il volo dall'Italia alla Russia non è proprio far due passi in riva al lago. In riserva d'energie, pensa più a difendere che a sfidare i catenacciari russi. (dall'84' Ramsey sv)

Chiesa 6 Allegri lo sprona e pure lo bacchetta perché non cerca l'uno contro uno e sembra avere ancora il motore ingolfato e il serbatoio quasi a secco. Nonostante tutto, è mai domo, un Toro ferito ma orgoglioso e caparbio nell'arena russa.

Morata 5 Nel primo tempo lo si nota più per le speranze che per quel che è riuscito a fare. Mai ispirato, mai pericoloso, mai dentro l'azione. Non è in condizione ma è solo giocando che può ritrovarla. Serataccia. (dal 76' Kean sv)

Bernardeschi 5 Da un suo scivolone nasce il primo brivido russo. Allegri lo schiera prima mezzala e poi esterno ma stavolta il jolly non ha l'effetto desiderato: tecnicamente il suo impatto rasenta lo zero (dal 58' Kulusevski 7 L'inizio di una nuova storia. Sfiora il pallone ma è un pugno alle critiche, alle prestazioni stonate, a un inizio di stagione dove non è riuscito a far vedere alcuna luce, alcun bagliore)

Massimiliano Allegri 6 L'idea è chiara: puntare sugli uno contro uno per scardinare le maglie della difesa di Semak. L'assenza di Dybala si fa sentire: non c'è un giocatore all'altezza della Joya nell'uno contro uno nello stretto. Poi la decide coi cambi: insiste con Kulusevski e la scelta paga.

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