L’Inter domina il derby d’Italia, Conte batte la Juve per la prima volta: 2-0 a San Siro
Inter batte Juventus 2-0: gol di Vidal e Barella.
Arturo Vidal la apre, Nicolò Barella la chiude. Il fatto che giochino entrambi a centrocampo la dice lunga su che derby d’Italia è stato, arrivato all'edizione numero 175 in Serie A e vinto in maniera fin troppo agevole dall’Inter di Antonio Conte. Chi si aspettava Romelu Lukaku contro Cristiano Ronaldo è rimasto deluso: ai punti, per la cronaca, vince il belga, ma l’Inter dimostra di poter essere grande anche soltanto appoggiandosi al proprio gigante buono. Un gol per tempo, entrambi però per la stessa contendente, dopo i baci sullo stemma e i fuochi d’artificio che hanno fatto da antipasto al confronto d’alta classifica, i nerazzurri si mangiano la Vecchia Signora di Andrea Pirlo, in uno scontro che, per quanto condizionato dalle assenze di casa Juve, spiega perché molti vedano i padroni di casa, più che gli ospiti, come principale avversaria del Milan nella notte scudetto. Il duello più giocato nella storia del nostro calcio si decide proprio nel reparto nevralgico del campo: la mediana bianconera giochicchia e gigioneggia quella nerazzurra domina e segna, decide. L’Inter si regala una notte (almeno) da prima della classe, agganciando il Milan che domani sarà di scena a Cagliari. La Juventus resta dietro, non bissa il successo ottenuto sul Diavolo e vede riaffiorare tanti interrogativi nella testa, più per come l’ha giocato che per come l’ha perso, questo derby d’Italia. Tra pochi giorni, Ronaldo e i suoi, affronteranno la Supercoppa: non il modo migliore di arrivarci.
LE SCELTE INIZIALI: VIDAL CONTRO CHIELLINI. SFIDA AL BACIO - Formazioni tipo, per quanto possibile, per entrambi gli allenatori. Conte sceglie Young a sinistra e l’ex Vidal in mezzo al campo. Pirlo deve fare i conti con diverse assenze: Chiellini torna titolare in A (non gli accadeva da settembre), a destra c’è Chiesa e a sinistra Ramsey. Siparietto proprio tra Vidal e Chiellini nel pre-partita: abbracci e baci. Anche, da parte del cileno, allo stemma della Juve sulla felpa dell’ex compagno oggi avversario. Un dettaglio che scatena inevitabili polemiche.
FUOCHI D’ARTIFICIO E GOL DELL’EX. SENZA ESULTANZA. TANTA INTER, POCA JUVE: 1-0 AL 45’ - Assenti come in tutta la stagione, i tifosi di casa si fanno sentire comunque: è un vero e proprio concerto di fuochi d’artificio quello che esplode prima del match, rinviando di qualche minuto il fischio d’inizio. E mettendo fuori causa, seppur per pochi secondi, Bonucci, a causa di un problema all’occhio. Quando la partita inizia, il primo squillo è dell’Inter ma il primo gol di Ronaldo, giustamente annullato per fuorigioco di Chiesa che l’aveva servito. Poi è proprio Vidal a sbloccarsi e sbloccare la serata: colpo di testa su cross di Barella dalla destra, Danilo in ritardo e Szczesny battuto. Il cileno non esulta e pochi minuti dopo si sbaglia anche il potenziale raddoppio. Se lo divora Lautaro al 20’: l’argentino s’avventa su un pallone respinto da Szczesny dopo tiro da fuori di Lukaku, ma non inquadra lo specchio della porta. Alla mezz’ora, altra occasione per il Toro e nel finale della prima frazione i nerazzurri sfiorano ancora il vantaggio con un tiro strozzato del solito Lukaku. Chiude una trasformazione rugbistica di Vidal, ma nel complesso al 45’ è Inter che Juve e vantaggio, uno a zero, meritato.
IL BIS È SERVITO, LA JUVE ALLE CORDE - La musica non cambia a inizio secondo tempo: la Signora prova a manovrare, la Beneamata punge. Lo fa con Barella al 53’: il bel lancio di Bastoni sorprende la linea difensiva bianconera e l’ex Cagliari s’infila come un coltello nel burro tra Chiellini e Frabotta. Szczesny non anticipa i tempi dell’uscita, il giovane centrocampista batte e gonfia la rete. 2-0, buio pesto e triplo cambio per Pirlo che tenta di capovolgere l’andamento di una serata storta: dentro in un colpo solo Bernardeschi, McKennie e Kulusevski, col passaggio a un 4-4-2 puro. I cambi sortiscono il loro effetto fino a un certo punto e in buona sostanza non abbastanza perché la partita si riapra: in una serata nella quale anche Ronaldo scompare, gli ospiti non riescono proprio a rialzare la testa, scossi dai troppi colpi ricevuti proprio come un pugile poco prima di un KO.
Il tabellino
INTER-JUVENTUS 2-0
(12’ Vidal, 53’ Barella)
Ammoniti: 60’ Young, 67’ Barella nell’Inter. 36’ Bonucci, 62’ Morata nella Juventus.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal (76’ Gagliardini), Young (72’ Darmian); Lukaku, Lautaro (86’ Sanchez). Allenatore: Antonio Conte.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Frabotta (59’ Bernardeschi); Chiesa, Bentancur, Rabiot (59’ McKennie), Ramsey (59’ Kulusevski); Morata, Ronaldo. Allenatore: Andrea Pirlo