Genoa, aumento di capitale firmato Sucu. Zangrillo si dimette? "Come hai seminato, mieterai"

Il Tribunale di Genova ha dato parere negativo al procedimento cautelativo presentato da A-Cap contro il Genoa sull’aumento di capitale che ha portato a diventare socio di maggioranza del club rossoblù l’attuale presidente Dan Sucu, fa spere oggi Il Secolo XIX. Il giudice Daniele Bianchi, con ordinanza Rg. 325-1/2025, ha respinto le richieste della società americana che contestava le decisioni prese dal Consiglio di amministrazione rossoblù e poi dall’Assemblea dei soci che hanno portato all’aumento di capitale con l’esclusione del diritto di opzione per il socio.
L’udienza è fissata per il 20 maggio ma A-Cap aveva chiesto un procedimento d’urgenza per bloccare in modo cautelativo gli effetti dell’aumento di capitale. Il Genoa è assistito dai legali Marco Arato, Riccardo Bordi e Laura Salvaneschi dello studio legale BonelliErede; la 777 Genoa Cfc Holding dall’avvocato Francesca Dagnino. Il giudice Bianchi si è espresso sul procedimento d’urgenza ma nell’ordinanza di 12 pagine è andato molto nello specifico, spiegando nel dettaglio le motivazioni che hanno portato a bocciare l’istanza cautelare. Il Tribunale ha ritenuto «infondata e inammissibili» le richieste di A-Cap innanzitutto perché la società americana non è socio del Genoa. Per il Tribunale di Genova, inoltre, non sussiste nemmeno il “periculum in mora”.
Nel corso della giornata di ieri, inoltre, si sono diffuse anche voci di richieste di dimissioni presentate da alcuni membri del Cda rossoblù all’ex presidente Alberto Zangrillo rimasto nel Consiglio di amministrazione del Genoa dopo la nomina a presidente di Dan Sucu. Sull’argomento, il professore Zangrillo ha risposto con una citazione latina: "Omnia cum tempore. Ut sementem feceris, ita metes. Ogni cosa a suo tempo. Come avrai seminato, così mieterai. Forza Grande Cuore Rossoblù".
