Vincent Kompany, tecnico del Bayern Monaco. Finito sulla graticola dopo l'Inter

Sei partite alla fine, sei punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen, nonostante qualche intoppo di troppo. Il Bayern Monaco di Vincent Kompany non è la corazzata che in molti si possono attendere e sabato è atteso a una prova del fuoco. Perché nel De Klassiker si troverà davanti il Borussia Dortmund, vincente l'anno scorso per 0-2 all'Allianz Arena, sicuramente meno quadrato ma pur sempre avversario di livello. Dietro c'è il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso che spera di dimezzare il gap sfruttando il turno favorevole contro l'Union Berlino.
È chiaro che dopo l'Inter ci siano state diverse critiche, in particolare per non avere inserito Muller dal primo minuto, ma il belga si era difeso così. “Abbiamo iniziato bene la partita, abbiamo dominato la gara nei primi 30 minuti e potevamo fare 1-2 gol, anche di più. Poi nel secondo tempo siamo stati dominanti, abbiamo creato, ma poi alla fine sappiamo sempre che Thomas ha un ruolo importante. Quando è entrato ha trovato il pareggio, noi ci siamo preparati al meglio per questa partita, e ogni decisione era legata a motivi calcistici. L'Inter è stata molto forte, a noi mancava Musiala: con Guerreiro nella sua posizione volevamo trovare l'equilibrio giusto".
Chiaro che una stagione senza titoli porterebbe il Bayern a cambiare ulteriormente l'allenatore, anche se appare davvero difficile perdere la Bundesliga a sei giornate dalla fine. Oggi Vincent Kompany compie 39 anni.
