Da Marta a Banda, il primo titolo dell'Orlando Pride è anche un passaggio di consegne
Nel Palmares de La Reina Marta Vieira da Silva, più nota come semplicemente Marta, il titolo della NWSL mancava nonostante un lungo inseguimento iniziato nel 2017 quando decise di sposare il progetto dell’Orlando Pride lasciando così l’Europa, dove aveva vestito le maglie di Tyreso e Rosengard – e prima ancora di quel Umea con cui vinse l’antesignana dell’attuale Women’s Champions League – per tornare negli USA e finalmente esordire nel massimo campionato nordamericano.
Una vittoria attesa da tempo da parte di una franchigia che in questi anni ha saputo riunire grandi nomi del calcio femminile, sia statunitense sia internazionale, senza però essere realmente competitiva per il titolo nazionale prima di questa stagione che ha sempre tenuto la vetta della classifica inanellando successi e subendo le prime sconfitte quando ormai non contava nulla ai fini della classifica della reagular season, che ha permesso all’Orlando Pride di alzare al cielo anche lo Shield. Nonostante questo in pochi sembravano puntare sulle viola per il successo finale e invece la squadra della Florida ha saputo sovvertire i pronostici e portare a casa quella vittoria tanto agognata.
Un successo arrivato nella finale contro il Washington Spirit di Trinity Rodman grazie a una grande protagonista della stagione di Orlando come quella Barbra Banda divenuta rapidamente un punto di riferimento e una trascinatrice della squadra tanto da segnare il gol decisivo per il titolo e diventare la miglior marcatrice nella storia dei play off per il titolo con quattro marcature totali. Un successo che potrebbe anche segnare uno storico passaggio di testimone dalle mani di Marta, il cui futuro resta incerto, e quelle della zambiana che è pronta a scrivere altre pagine di storia con la maglia di Orlando e anche nel calcio femminile internazionale.