Valverde: "Non esisterà un altro Kroos. Vorrei fare il 10% di quello che ha fatto al Real"
Federico Valverde ha rilasciato una lunghissima intervista a Marca in vista della finale di Champions League contro il Borussia Dortmund. Una finale conquistata dopo aver eliminato due squadre fortissime come Manchester City e Bayern Monaco: "Per me la partita contro il City è stata durissima, ho sofferto. Se mi dicono di giocare ancora contro il City, dico di no, ma penso che ci abbia dato una grande spinta per arrivare dove siamo oggi".
Dopo la partita dell'Etihad, Ancelotti ha scherzato dicendo che la tattica era quella di chiudere il City nell'area del Real Madrid.
"Tutti pensavano che ci avrebbero battuto in quel modo, ma è andata bene. Alla fine penso che abbiamo avuto quell’orgoglio nel difendere, nel lottare per la Champions League".
Il Real Madrid è a Londra per quel terzo gol contro il City...?
"Mi hanno chiesto perché non avevo festeggiato il gol. Avevo delle ragioni: non era una sconfitta, ma sembrava così. Contro una squadra come il Manchester City, fare 3-3 era come una sconfitta- Ma oggi sono molto felice per quel gol".
Quest'anno hai segnato meno gol, ma importanti.
"Sì, per me soprattutto per la mia famiglia. Li ho visti festeggiare il gol e per me è stato molto emozionante. Sono orgoglioso di tutte le persone che hanno lottato con me fin da quando ero piccolo, godersi quel momento è stato qualcosa di unico".
Cosa succederà dopo l'addio di Kroos?
"Con Ancelotti non abbiamo parlato. Oggi gioco in un altro ruolo, diverso da Toni. Non potremo mai sostituirlo, è la persona che ammiro di più e mi piacerebbe poter fare almeno il dieci per cento di quello che ha fatto lui al Real Madrid, ma è molto difficile. Alla fine abbiamo un altro tipo di gioco, non esiste giocatore al mondo come Toni. Noi abbiamo un altro modo di giocare, cercheremo di continuare a segnare un'epoca in questo club, ma sarà difficile".