Paolillo: "Inter, in difesa il problema è l'età. Da Inzaghi mi aspetto formule diverse"
L'Inter è a quota 4 punti dopo 2 partite di Champions, di cui una contro il City, ed è secondo in campionato a 2 punti dalla capolista Napoli, ma dagli uomini di Inzaghi si pretende sempre di più. Per questo in tanti sono rimasti un po' sorpresi per la sconfitta nel derby e alcune prestazioni sottotono. Ernesto Paolillo, ex amministratore delegato nerazzurro, ne ha parlato così a TMW: "Il bilancio è positivo, assolutamente. Non è eccezionale, ma i giocatori vengono da un'estate di lavoro e va bene così, migliorano di partita in partita".
La fase difensiva sembra peggiore rispetto a quella della scorsa stagione. Cosa è cambiato?
"L'età... Ora è un po' più alta, è passato un anno per tutti e alcuni entrano in forma più lentamente, il ringiovanimento della rosa è necessario. Il problema esiste e lo si nota vedendo come sono nate le azioni e i troppi gol presi. Sono convinto che comunque le cose andranno meglio con il tempo, ma nuovi innesti servono se si vuole essere nettamente superiori alla concorrenza, cosa che non siamo ancora".
La gestione della rosa di Inzaghi come la valuta?
"È una cosa che sa fare molto bene, fa gruppo e amalgama molto bene i calciatori fra di loro, fa in modo che si trovino a suo agio in campo e in spogliatoio. Mi aspetto formule un po' diverse però perché ormai questi meccanismi di gioco cominciano a essere compresi sempre di più".
Per un Lautaro che fatica, c'è un Thuram in forma super.
"La stanchezza del Toro è naturale, ha fatto un campionato fantastico, ha faticato tantissimo in estate con l'Argentina e ha rinunciato a parte delle vacanze per l'Inter... Ha bisogno di rifiatare, è logico sia così. Thuram è in grande spolvero, per l'attacco non sono preoccupato, anche perché pure Taremi e Arnautovic stanno facendo bene".
Che idea si è fatto sul caso ultras?
"Aspettiamo che la magistratura che sta indagando vada a fondo e vengano fuori i fatti, non so assolutamente cosa sia accaduto veramente. Posso solo dire che non mi piace questo rapporto così vicino di giocatori, dirigenti e allenatore con le tifoserie. Dovrebbero stare in ambienti ovattati e separati da tutto".