Ernesto Paolillo: "Inter del Triplete? Oggi vedo la stessa grinta"


L'ex dirigente Ernesto Paolillo è intervenuto a Maracanà, trasmissione di TMW Radio.
Ufficiale Inter-Roma domenica alle 15:
"E' evidente che la situazione era confusa. Penso ci sia stata una punta di gelosia e di invidia, perché temevano di favorire l'Inter. Ma questo accade per tutte le capoliste. Bisogna stare calmi, zitti, adeguarsi con signorilità, in modo che nessuno abbia niente da ridire. Con le squalifiche di Mkhitaryan e Bastoni hanno fatto bene a non spostare più in là la sfida, altrimenti avrebbero rischiato di falsare il campionato".
Di sicuro ci rimette un po' l'Inter. Forse si poteva spostare solo la Lazio, che giocava a Roma, e confermare le altre sfide:
"La morte di un pontefice era tale che uno stop dello sport, per rispetto, ci voleva".
Inter, sono giorni di fuoco. Su cosa puntare?
"Il Triplete è possibile. Ma dico: abbandonare un obiettivo per fissarsi su un altro e poi nel caso venga meno sarebbe peggio. Si deve ballare fino in fondo su tutto. Indubbiamente vedo l'Inter più focalizzata sulla Champions, ho visto un impegno col Bayern che in altre partite di campionato non ho visto, questo è indicativo. Ma sacrificare qualche obiettivo volutamente è un errore. A Bologna? C'è stata una distrazione, ma ora al di là del grosso dispiacere se siamo a questo punto le occasioni perse sono state altre e non Bologna".
Vede analogie tra questa Inter e la sua del Triplete?
"Sono due squadre completamente diverse, anche come tecnica dei singoli. Di analogia vedo la grinta e la volontà di raggiungere gli obiettivi. L'Inter di Inzaghi è bella da vedere, quella di Mourinho era più rigida a volte. Come meritava quella di arrivare fino in fondo, lo merita anche questa. E poi per le sue capacità e non solo, spero che anche Marotta abbia la soddisfazione di vincere tutto".
