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Paolillo: "Temo moltissimo il Napoli. Kvaratskhelia? A certe cifre occasione più unica che rara"

Paolillo: "Temo moltissimo il Napoli. Kvaratskhelia? A certe cifre occasione più unica che rara"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 22:08Serie A
di Simone Bernabei

Ernesto Paolillo, ex direttore generale fra le altre dell'Inter, ha parlato a Radio Punto Nuovo in vista della sfida scudetto fra il Napoli ed i nerazzurri: “Le assenze di Anguissa e Neres non sono un piacere, anche da avversari bisogna essere sportivi. E poi gli infortuni stanno colpendo tutte le squadre, guardate all’infermeria dell’Inter. Ormai si gioca troppo e i calciatori ne pagano le conseguenze.

Lukaku stimolato contro l’Inter?
"Potrebbe esserlo molto… Lukaku non ha dimenticato come i tifosi lo abbiano beccato dopo la finale di Champions e come Inzaghi lo abbia lasciato in panchina dal 1’. Entrò a gara già compromessa e mi dispiace ripensarci. Romelu è un calciatore che mi è sempre piaciuto, da interista sono molto legato a lui. E sono molto legato anche a Conte. Lo ricordo quando ancora non era approdato in una grande squadra da allenatore, mi diede un paio di consigli in tribuna che ricordo e custodisco ancora gelosamente. E da tifoso, gli sarò sempre riconoscente per aver riportato lo Scudetto nella Milano nerazzurra. Antonio legge le partite come pochi e farà dei cambi ad hoc per sorprendere Inzaghi. L’Inter è conosciuta bene da tutti, mi auguro che avvenga lo stesso dai nerazzurri perché temo moltissimo il Napoli. La squadra non è in un momento di forma ottimale e tanti top non sono al meglio della condizione. E poi molto dipende dal calendario troppo fitto, che penalizza chi fa le coppe. Il Napoli può trarre vantaggio da questa situazione, anche senza gli infortunati".

Cosa pensa della cessione di Kvaratskhelia?
"C’è da fare un’osservazione più ampia: i bilanci devono sempre quadrare e cedere un giocatore a certe cifre sono occasioni più uniche che rare. E poi c’è la volontà del calciatore che pesa. Forzare una permanenza non ha senso e non porta benefici a nessuno. Si guasta l’ambiente e cala il rendimento. È mancata la possibilità di sostituirlo adeguatamente, ma il Napoli non ha preso un calciatore da buttar via: Okafor sarà pronto a breve e potrà dare subito una grossa mano”.

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